Alcuni degli strumenti utilizzati dalla cultura pre-Clovis e ritrovati ad Arroyo Seco 2, in Argentina (Foto: arstechnica.com) |
Da oltre un decennio si stanno trovando prove che gli esseri umani colonizzarono le Americhe migliaia di anni prima della cultura Clovis, i primi antenati degli attuali americani. Le testimonianze di quest'antica colonizzazione sono strumenti e sepolture. I misteriosi antenati della cultura Clovis arrivarono nelle Americhe tra i 17000 e i 15000 anni fa, lasciando dietro di sé per lo più poche prove della loro esistenza, soprattutto campi temporanei dove veniva lavorata la cacciagione. Ora un nuovo, approfondito, esame di uno di questi campi base, poco lontano dalla città di Tres Arroyos, in Argentina, ha fornito elementi validi per formulare nuove ipotesi sulla vita delle popolazioni pre-Clovis.
Gli archeologi sono ancora in dubbio su come le genti pre-Clovis siano giunte in America. Sono certamente approdate in un momento successivo alla fine dell'Era Glaciale, quando i ghiacciai e l'ambiente ancora ostile non favoriva l'ingresso attraverso il Canada settentrionale. E' improbabile che abbiano percorso l'istmo di terra che, in passato, congiungeva la Siberia e le Americhe; è più probabile che siano arrivate dall'Asia percorrendo un itinerario vicino alle coste, utilizzando imbarcazioni per il trasporto. Questo spiegherebbe perché molti siti di queste genti pre-Clovis si trovino sulla costa, sulle isole o vicino ai fiumi che sboccano nell'oceano.
Questi primi colonizzatori erano cacciatori-raccoglitori che utilizzavano strumenti in pietra per le loro attività quotidiane, quali la caccia, la macellazione, la concia delle pelli, la preparazione del cibo. Agli strumenti in pietra se ne affiancavano altri in osso e legno. Molti di questi oggetti appaiono estremamente semplici. Presso il sito argentino di Arroyo Seco 2, gli archeologi hanno trovato più di 50 di tali strumenti realizzati in selce e quarzite, sparsi su un'area che, un tempo, era una collinetta che emergeva da un lago profondo ricco di migliaia di frammenti di ossa animali datate a 14000 anni fa. Il sito ospita anche qualche decina di sepolture risalenti a 9000 anni fa. Il sito è stato riconosciuto come una sorta di campo-base in cui venivano lavorate le pelli, dal momento che la quarzite e la selce può essere reperita solo a 110 chilometri da Arroyo Seco e che la forma di alcuni strumenti rimanda ad una lavorazione della pelle asciutta.
Mettendo insieme gli strumenti e le ossa animali trovate ad Arroyo Seco, i ricercatori possono cominciare a dipingere la vita quotidiana di queste comunità pre-Clovis, almeno per quel che riguarda le abitudini alimentari. L'analisi di più di 600 frammenti ossei hanno rivelato che costoro si cibavano di animali ora estinti. I pre-Clovis avevano a disposizione un vasto territorio mai colonizzato prima di allora. Alcuni studiosi pensano che l'estinzione di alcune specie animali in questa terra sia dovuta proprio alla caccia intensiva praticata dalle comunità pre-Clovis.
Il sito di Arroyo Seco contiene una notevole quantità di ossa di guanaco, un parente locale del cammello, e di roditori ora estinti. Sono state trovate anche ossa di bradipo gigante e altre ossa di megafauna locale. Tra i mammiferi il più comune all'epoca sembra essere stato il cavallo. Al momento dell'arrivo dei pre-Clovis, c'erano nelle Americhe almeno due specie di cavalli, che poi si sono estinti.
Gli archeologi sono ancora in dubbio su come le genti pre-Clovis siano giunte in America. Sono certamente approdate in un momento successivo alla fine dell'Era Glaciale, quando i ghiacciai e l'ambiente ancora ostile non favoriva l'ingresso attraverso il Canada settentrionale. E' improbabile che abbiano percorso l'istmo di terra che, in passato, congiungeva la Siberia e le Americhe; è più probabile che siano arrivate dall'Asia percorrendo un itinerario vicino alle coste, utilizzando imbarcazioni per il trasporto. Questo spiegherebbe perché molti siti di queste genti pre-Clovis si trovino sulla costa, sulle isole o vicino ai fiumi che sboccano nell'oceano.
Questi primi colonizzatori erano cacciatori-raccoglitori che utilizzavano strumenti in pietra per le loro attività quotidiane, quali la caccia, la macellazione, la concia delle pelli, la preparazione del cibo. Agli strumenti in pietra se ne affiancavano altri in osso e legno. Molti di questi oggetti appaiono estremamente semplici. Presso il sito argentino di Arroyo Seco 2, gli archeologi hanno trovato più di 50 di tali strumenti realizzati in selce e quarzite, sparsi su un'area che, un tempo, era una collinetta che emergeva da un lago profondo ricco di migliaia di frammenti di ossa animali datate a 14000 anni fa. Il sito ospita anche qualche decina di sepolture risalenti a 9000 anni fa. Il sito è stato riconosciuto come una sorta di campo-base in cui venivano lavorate le pelli, dal momento che la quarzite e la selce può essere reperita solo a 110 chilometri da Arroyo Seco e che la forma di alcuni strumenti rimanda ad una lavorazione della pelle asciutta.
Mettendo insieme gli strumenti e le ossa animali trovate ad Arroyo Seco, i ricercatori possono cominciare a dipingere la vita quotidiana di queste comunità pre-Clovis, almeno per quel che riguarda le abitudini alimentari. L'analisi di più di 600 frammenti ossei hanno rivelato che costoro si cibavano di animali ora estinti. I pre-Clovis avevano a disposizione un vasto territorio mai colonizzato prima di allora. Alcuni studiosi pensano che l'estinzione di alcune specie animali in questa terra sia dovuta proprio alla caccia intensiva praticata dalle comunità pre-Clovis.
Il sito di Arroyo Seco contiene una notevole quantità di ossa di guanaco, un parente locale del cammello, e di roditori ora estinti. Sono state trovate anche ossa di bradipo gigante e altre ossa di megafauna locale. Tra i mammiferi il più comune all'epoca sembra essere stato il cavallo. Al momento dell'arrivo dei pre-Clovis, c'erano nelle Americhe almeno due specie di cavalli, che poi si sono estinti.
Fonte:
arstechnica.com
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