L'antico ponte romano rinvenuto nell'aquilano (Foto: appenninico.it) |
Un antico ponte risalente all'epoca romana è stato rinvenuto, in condizioni più o meno buone, nel territorio di Cappadocia, in provincia dell'Aquila. Questa antichissima struttura è rimasta fino ad oggi nascosta in mezzo alla vegetazione, pur se si conosceva già la sua presenza dal racconto degli anziani (tuttavia bisogna sottolineare come non se ne conosceva affatto l'esatta ubicazione).
Il ponte è caratterizzato da una piccola arcata, testimonianza di un antico corso d'acqua che in passato vi scorreva sotto. Corso d'acqua che oggi è pressoché completamente prosciugato, ma da un'attenta analisi si può notare che la zona era caratterizzata dalla presenza di diverse ramificazioni stradali che divergevano dalla Via Valeria, una delle più importanti arterie stradali che attraversava l'Abruzzo.
Questa scoperta risulta particolarmente importante perché esalta la storia antica di questo territorio, in virtù del fatto che conserva ancora piuttosto bene l'originale manto stradale, la cui traccia prosegue per diversi metri. Si tratta di una struttura assolutamente da conservare e da valorizzare e che potrebbe portare, soprattutto, ad una nuova esaltazione culturale di tutta l'area circostante, che già presenta un notevole pregio sia paesaggistico sia, ovviamente, naturalistico.
Il ponte è caratterizzato da una piccola arcata, testimonianza di un antico corso d'acqua che in passato vi scorreva sotto. Corso d'acqua che oggi è pressoché completamente prosciugato, ma da un'attenta analisi si può notare che la zona era caratterizzata dalla presenza di diverse ramificazioni stradali che divergevano dalla Via Valeria, una delle più importanti arterie stradali che attraversava l'Abruzzo.
Questa scoperta risulta particolarmente importante perché esalta la storia antica di questo territorio, in virtù del fatto che conserva ancora piuttosto bene l'originale manto stradale, la cui traccia prosegue per diversi metri. Si tratta di una struttura assolutamente da conservare e da valorizzare e che potrebbe portare, soprattutto, ad una nuova esaltazione culturale di tutta l'area circostante, che già presenta un notevole pregio sia paesaggistico sia, ovviamente, naturalistico.
Fonte:
neveappennino.it
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