Tatuaggi a forma di "S" su una mummia femminile rinvenuta nei pressi di Luxor (Foto: Fondazione British Museum) |
I ricercatori hanno scoperto i più antichi tatuaggi figurativi al mondo su due mummie egiziane di 5000 anni fa. Si tratta della raffigurazione di un toro e di una pecora rinvenuti sul braccio di una mummia maschile e di alcuni motivi a forma di "S" sul braccio e sulla spalla di una mummia femminile. La scoperta sposta indietro di mille anni la prova di tatuaggi in Africa.
La mummia maschile è stata rinvenuta cento anni fa. Si tratta di un individuo di età compresa tra i 18 e i 21 anni, morto per una coltellata alla schiena. L'analisi ai raggi infrarossi ha rivelato che le macchie scure che la mummia ha sul braccio sono due tatuaggi di animali sovrapposti in parte l'uno all'altro.
La mummia femminile ha quattro motivi di piccole dimensioni a forma di "S" che corrono lungo la spalla destra. Presenta anche un motivo simile a dei bastoni che venivano utilizzati durante delle danze rituali. I tatuaggi sono stati fatti utilizzando della fuliggine iniettata sotto pelle. In precedenza gli archeologi pensavano che solo le donne avessero dei tatuaggi ma con l'attuale scoperta, sono stati costretti a rivedere le loro teorie.
Si pensa che i tatuaggi denotassero lo status, il coraggio e la conoscenza magica di chi li aveva. Le mummie attualmente oggetto di studio sono state trovate a Gebelein, nella parte meridionale dell'Alto Egitto, a circa 40 chilometri a sud di Luxor. Gli individui sono stati sepolti in tombe poco profonde, senza alcuna preparazione speciale, ma i loro corpi si sono conservati naturalmente grazie al calore, alla salinità e all'aridità del deserto. I risultati ottenuti dalle analisi al radiocarbonio hanno accertato che entrambi vissero in un periodo che va dal 3350 al 3017 a.C., poco prima che la regione venisse unificata grazie ad uno dei primi faraoni d'Egitto nel 3100 a.C.
L'esempio più antico di tatuaggio è quello trovato sulla mummia dell'uomo di Similaun, vissuto, si pensa, tra il 3370 e il 3100 a.C., ma i suoi tatuaggi sono costituiti da linee orizzontali o verticali, piuttosto che figurativi.
La mummia maschile è stata rinvenuta cento anni fa. Si tratta di un individuo di età compresa tra i 18 e i 21 anni, morto per una coltellata alla schiena. L'analisi ai raggi infrarossi ha rivelato che le macchie scure che la mummia ha sul braccio sono due tatuaggi di animali sovrapposti in parte l'uno all'altro.
La mummia femminile ha quattro motivi di piccole dimensioni a forma di "S" che corrono lungo la spalla destra. Presenta anche un motivo simile a dei bastoni che venivano utilizzati durante delle danze rituali. I tatuaggi sono stati fatti utilizzando della fuliggine iniettata sotto pelle. In precedenza gli archeologi pensavano che solo le donne avessero dei tatuaggi ma con l'attuale scoperta, sono stati costretti a rivedere le loro teorie.
Si pensa che i tatuaggi denotassero lo status, il coraggio e la conoscenza magica di chi li aveva. Le mummie attualmente oggetto di studio sono state trovate a Gebelein, nella parte meridionale dell'Alto Egitto, a circa 40 chilometri a sud di Luxor. Gli individui sono stati sepolti in tombe poco profonde, senza alcuna preparazione speciale, ma i loro corpi si sono conservati naturalmente grazie al calore, alla salinità e all'aridità del deserto. I risultati ottenuti dalle analisi al radiocarbonio hanno accertato che entrambi vissero in un periodo che va dal 3350 al 3017 a.C., poco prima che la regione venisse unificata grazie ad uno dei primi faraoni d'Egitto nel 3100 a.C.
L'esempio più antico di tatuaggio è quello trovato sulla mummia dell'uomo di Similaun, vissuto, si pensa, tra il 3370 e il 3100 a.C., ma i suoi tatuaggi sono costituiti da linee orizzontali o verticali, piuttosto che figurativi.
Fonte:
bbc.com
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