Spagna i resti dell'acquedotto romano di Cadice (Foto: CEN/ADIP) |
Resti di un acquedotto romano sono stati scoperti nella città di Cadice, in Spagna, dopo il passaggio di una tempesta. Si tratta dei resti dell'acquedotto di Cadice, una delle imprese dell'ingegneria umana più straordinarie che si conoscano. Si pensava che l'ultimo tratto di quest'acquedotto, costruito dai Romani, attraversasse il mare per raggiungere Cadice, che i geografi e gli storici Romani descrivono come un'isola e che ora è, invece, unita alla terraferma. Con i resti dell'acquedotto sono tornati alla luce i resti di una strada del XVI-XVII secolo, distrutti da uno tsunami nel 1755.
Se la scoperta sarà confermata, si tratta della prima parte dell'acquedotto che si stava cercando da molto tempo. Cadice venne fondata dai Fenici intorno al 1100 a.C. ed era conosciuta come Gades, una volta occupata dai Romani (206 a.C.). L'acquedotto venne costruito nel I secolo d.C. per migliorare la qualità dell'acqua fornita da una cisterna fenicia posta nelle vicinanze di Tempul.
Se la scoperta sarà confermata, si tratta della prima parte dell'acquedotto che si stava cercando da molto tempo. Cadice venne fondata dai Fenici intorno al 1100 a.C. ed era conosciuta come Gades, una volta occupata dai Romani (206 a.C.). L'acquedotto venne costruito nel I secolo d.C. per migliorare la qualità dell'acqua fornita da una cisterna fenicia posta nelle vicinanze di Tempul.
Fonte:
telegraph.co.uk
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