giovedì 8 novembre 2018

I Celti e le teste imbalsamate dei nemici

Resti di teschi umani trovati nel sito celtico di Le Cailar, in Francia
(Foto: Fouille Programmée Le Cailar-UMR5140-ASM)
Pare che gli antichi Celti usassero appendere le teste delle loro vittime attorno ai colli dei cavalli per farle sfilare in parata. Gli archeologi hanno trovato le prove, in Francia, di questa macabra usanza, resti di teste mozzate imbalsamate risalenti a più di duemila anni fa.
Scritti sia greci che romani riferiscono che gli antichi Celti, che vivevano in Gallia, attuale Francia, avevano l'abitudine di tagliare la testa dei loro nemici dopo una battaglia. Le teste venivano, poi, messe al pari di collane al collo dei loro cavalli. In un insediamento dell'Età del Ferro, Entremont, in Provenza, sono state rinvenute le prove di questa macabra pratica.
Gli ultimi ritrovamenti sembrano indicare che i Celti usassero imbalsamare le teste decapitate e porle accanto alle porte delle loro case come trofei per sottolineare il loro status e per spaventare i loro nemici. I ricercatori hanno analizzato dei frammenti di teschi ritrovati presso il sito di Le Cailar, nel sud della Francia, scoperto nel 2000. L'insediamento risale all'Età del Ferro ed è situato su una piccola collina nei pressi di una vasta laguna collegata al fiume Rodano. Fungeva da porto per i commercianti che percorrevano le rotte del Mediterraneo.
Dal 2003 al 2013 gli archeologi hanno ricomposto i frammenti appartenenti a 50 teschi, trovati nei pressi di armi e accanto alle porte dell'insediamento celta. Proprio la posizione delle teste e delle armi suggerisce che queste teste erano esposte all'aperto, nel grande spazio comune del villaggio. Quest'ultimo fu occupato dal VI secolo a.C. fino al I secolo d.C., dopo la conquista romana della Gallia. I teschi sono stati datati al III secolo a.C., un periodo funestato da numerosi conflitti.
Una volta analizzati, undici frammenti di teschi hanno rivelato tracce di imbalsamazione. Sei frammenti recavano segni di resina di conifere, insieme a molecole che sono presenti solo quando la resina dei pini viene riscaldata ad alta temperatura. E' la prima volta che un'analisi chimica rivela prove di imbalsamazione su teste dell'Età del Ferro in Gallia.

Fonte:
livescience.com

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