![]() |
Francia, la scoperta del sarcofago merovingio (Foto: Departement du lot) |
Un sarcofago del VII secolo d.C., contenente i resti ben conservati di una donna anziana che soffriva di artrite, è stato rinvenuto a Cahors, nella Francia sudoccidentale, durante il riqualificamento di una zona dissestata.
Il sarcofago era in semplice calcare coperto con un tetto a spioventi e sigillato da un giunto di malta. Lo scheletro della donna risaliva all'epoca merovingia ed era stato sepolto senza alcun effetto personale. Il sito è stato scoperto a luglio vicino alla chiesa di San Bartolomeo, dove gli storici ritengono fosse esistito un monastero fondato da un ufficiale reale merovingio, Didier, nel VII secolo d.C. Il sarcofago era posto entro i confini dell'antico monastero e pare essere stato esposto in un luogo di passaggio.
Il ritrovamento del sarcofago ha permesso di portare alla luce una serie di resti di ceramica merovingia e quelli che si credono essere i resti di una vecchia cucina. Tutti questi ritrovamenti saranno esaminati dagli archeologi dell'Istituto Nazionale francese per la ricerca archeologica preventiva (INRAP) nel Museo Henri-Martin a Cahors, dove sono conservati.
Il sarcofago era in semplice calcare coperto con un tetto a spioventi e sigillato da un giunto di malta. Lo scheletro della donna risaliva all'epoca merovingia ed era stato sepolto senza alcun effetto personale. Il sito è stato scoperto a luglio vicino alla chiesa di San Bartolomeo, dove gli storici ritengono fosse esistito un monastero fondato da un ufficiale reale merovingio, Didier, nel VII secolo d.C. Il sarcofago era posto entro i confini dell'antico monastero e pare essere stato esposto in un luogo di passaggio.
Il ritrovamento del sarcofago ha permesso di portare alla luce una serie di resti di ceramica merovingia e quelli che si credono essere i resti di una vecchia cucina. Tutti questi ritrovamenti saranno esaminati dagli archeologi dell'Istituto Nazionale francese per la ricerca archeologica preventiva (INRAP) nel Museo Henri-Martin a Cahors, dove sono conservati.
Fonte:
RFI
RFI
Nessun commento:
Posta un commento