venerdì 3 aprile 2020

Iraq, trovata un'area per processioni rituali

Iraq, la piazza sacra nel cuore dell'antica Girsu
(Foto: S. Rey/Tello/Girsu Project)
Gli archeologi hanno recentemente scoperto, dove un tempo sorgeva l'antica città di Girsu, detta anche Tello, in Iraq, un'area di culto di 5000 anni fa con tracce di falò, di sacrifici animali e di processioni rituali in onore di Ningirsu, una divinità guerriera mesopotamica.
Ad Uruk (che significa "città sacra"), nella zona di Girsu, gli archeologi hanno rinvenuto più di 300 tazze cerimoniali in ceramica frantumata, ciotole, vasi e ossa animali. Gli oggetti si trovavano all'interno o nei pressi di una favissa, un pozzo rituale, hanno dichiarato Sebastien Rey, direttore per il British Museum del Tello/Ancient Girsu Project e Tina Greenfield, zooarcheologa dell'Università di Saskatchewan.
Uno degli oggetti più suggestivi trovati dagli archeologi è una statuetta di bronzo a forma di anatra con al posto degli occhi due conchiglie. Si pensa che questa statuetta fosse dedicata a Nanshe, una divinità femminile associata all'acqua, alle paludi e agli uccelli acquatici. Sono stati trovati anche i frammenti di un vaso con un'iscrizione dedicata a Ningirsu. Gli archeologi ritengono che questi materiali siano stati utilizzati probabilmente durante una festa religiosa prima di essere ricollocati nella favissa. Le ossa - che appartengono a pecore, mucche, cervi, gazzelle, pesci, capre, maiali e uccelli - sono probabilmente di animali consumati o uccisi per sacrifici rituali.
Iraq, sezione della favissa di Girsu (Foto: S. Rey)
L'area presenta uno spesso strato di cenere, lasciato da grandi falò rituali. Sono stati trovati i resti di otto strutture di forma ovale, piene di cenere, probabilmente resti di lanterne o lampade da terra. Gli archeologi ritengono che l'area cultuale fosse in uso durante un periodo di tempo chiamato "Prima Dinastia", che va dal 2950 al 2350 a.C.
Il gran numero di ceramiche cerimoniali, i pavimenti bruciati ed una favissa collegano fortemente quest'area al luogo dove, secondo alcuni testi cuneiformi, si svolgevano delle feste religiose e dove la popolazione di Girsu si riuniva per banchettare ed onorare le divinità. Le tavolette cuneiformi trovate a Girsu tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo descrivono le feste religiose e le processioni per le quali veniva utilizzata l'area cerimoniale. Proprio i testi cuneiformi hanno confermato che la divinità per la quale si celebravano, due volte l'anno e per quattro giorni consecutivi, le cerimonie religiose era Ningirsu.
La processione in onore del dio aveva inizio al centro di Girsu ed attraversava tutta la città prima di arrivare a Gu'edena, un'area che, probabilmente, si trovava poco fuori Girsu, per poi tornare indietro e chiudersi al centro della città.

Fonte:
livescience.com

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