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La mummia di donna incinta analizza con una tac (Foto: news.yahoo.com) |
E' stata analizzata, tramite la TAC, una mummia custodita nel Museo Nazionale di Varsavia e si è scoperto di avere davanti la prima mummia egiziana incinta.
Gli archeologi hanno notato, nelle immagini ai raggi X, un piccolo piede all'interno della mummia. Ulteriori analisi hanno rivelato l'intero feto. La donna mummificata aveva tra i 20 ed i 30 anni ed era incinta di 26-30 settimane. Non si sa ancora perché il feto non sia stato estratto dalla pancia della defunta durante la mummificazione. Probabilmente la donna, che in vita apparteneva ad una classe sociale elevata, aveva nascosto la gravidanza o, forse, la presenza del feto ancora all'interno del ventre della madre aveva un significato legato alle credenze e alla rinascita nell'aldilà. Sulla base di un'analisi dei geroglifici presenti sul sarcofago, si pensava dapprincipio che la mummia appartenesse ad un sacerdote maschio, vissuto tra il I secolo a.C. ed il II secolo d.C.
La TAC ha mostrato che la donna aveva lunghi capelli ricci che le arrivavano alle spalle. La mummia venne portata in Polonia nel XIX secolo ed entrò a far parte della collezione di antichità dell'Università di Varsavia. E' conservata, dal 1917, nel Museo Nazionale. Il progetto che ha portato all'analisi della mummia era stato lanciato nel 2015 ed era basato su reperti custoditi nello stesso museo della capitale polacca.
Gli archeologi hanno notato, nelle immagini ai raggi X, un piccolo piede all'interno della mummia. Ulteriori analisi hanno rivelato l'intero feto. La donna mummificata aveva tra i 20 ed i 30 anni ed era incinta di 26-30 settimane. Non si sa ancora perché il feto non sia stato estratto dalla pancia della defunta durante la mummificazione. Probabilmente la donna, che in vita apparteneva ad una classe sociale elevata, aveva nascosto la gravidanza o, forse, la presenza del feto ancora all'interno del ventre della madre aveva un significato legato alle credenze e alla rinascita nell'aldilà. Sulla base di un'analisi dei geroglifici presenti sul sarcofago, si pensava dapprincipio che la mummia appartenesse ad un sacerdote maschio, vissuto tra il I secolo a.C. ed il II secolo d.C.
La TAC ha mostrato che la donna aveva lunghi capelli ricci che le arrivavano alle spalle. La mummia venne portata in Polonia nel XIX secolo ed entrò a far parte della collezione di antichità dell'Università di Varsavia. E' conservata, dal 1917, nel Museo Nazionale. Il progetto che ha portato all'analisi della mummia era stato lanciato nel 2015 ed era basato su reperti custoditi nello stesso museo della capitale polacca.
Fonte: news.yahoo.com
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