Egitto, la porta di accesso alla sepoltura regale (Foto: stilearte.it) |
Il Ministero egiziano per il turismo e l'archeologia ha annunciato la scoperta di un'antica tomba a Luxor, risalente a circa 3500 anni fa. Secondo gli archeologi che hanno fatto questa scoperta, il sepolcro conterrebbe i resti di una regina o di una principessa della XVIII Dinastia. Il periodo sarebbe pertanto quello dei faraoni Akhenaton e Tutankhamon. Le ricerche stanno procedendo.
"La tomba è stata portata alla luce da ricercatori egiziani e britannici sulla riva occidentale del fiume Nilo, dove si trovano la Valle delle Regine e la Valle dei Re" ha detto Mostafa Waziri, capo del Consiglio Supremo delle Antichità dell'Egitto.
Piers Litherland, dell'Università di Cambridge, capo della missione di ricerca britannica, ha affermato che la tombe potrebbe essere di una moglie reale o di una principessa di lignaggio Thutmoside, discendenti di Thutmosis, il primo faraone della nuova Dinastia. La XVII Dinastia, quella precedente, venne interrotta per mancanza di figli maschi. Amenhotep e sua moglie nonché sorella Meritamen non ebbero eredi maschi, così, invece di scegliere un successore all'interno dell'harem reale, Amenhotep lo cercò tra le fila del suo esercito.
Venne scelto il generale Thutmosis, figlio della dama reale Senisonb, forse discendente da un ramo secondario della famiglia del faraone. Era il 1496 a.C. Con questo faraone inizia l'era dei Thutmosidi, contrassegnata da grande prosperità. Durante questo periodo, compreso tra il 1550 ed il 1292 a.C., l'Egitto raggiunse il massimo splendore nelle arti e l'apice della sua estensione territoriale. A Tebe si sviluppò il culto del dio Amon.
Fathi Yassin, direttore generale delle Antichità dell'Alto Egitto e capo della missione dal lato egiziano, ha spiegato che i lavori di scavo stanno proseguendo per ricostruire la disposizione architettonica dell'intera sepoltura. Mohsen Kamel, direttore del Sito delle Valli Occidentali, ha però specificato che la tomba versa in cattivo stato di conservazione, a causa delle copiose infiltrazioni d'acqua che si sono verificate in tempi antichi e che hanno allagato le sue camere, con spessi depositi di sabbia e calcare che hanno portato alla cancellazione di molte delle iscrizioni parietali, rendendo difficile determinare a chi fosse destinata la preziosa sepoltura.
"La tomba è stata portata alla luce da ricercatori egiziani e britannici sulla riva occidentale del fiume Nilo, dove si trovano la Valle delle Regine e la Valle dei Re" ha detto Mostafa Waziri, capo del Consiglio Supremo delle Antichità dell'Egitto.
Piers Litherland, dell'Università di Cambridge, capo della missione di ricerca britannica, ha affermato che la tombe potrebbe essere di una moglie reale o di una principessa di lignaggio Thutmoside, discendenti di Thutmosis, il primo faraone della nuova Dinastia. La XVII Dinastia, quella precedente, venne interrotta per mancanza di figli maschi. Amenhotep e sua moglie nonché sorella Meritamen non ebbero eredi maschi, così, invece di scegliere un successore all'interno dell'harem reale, Amenhotep lo cercò tra le fila del suo esercito.
Venne scelto il generale Thutmosis, figlio della dama reale Senisonb, forse discendente da un ramo secondario della famiglia del faraone. Era il 1496 a.C. Con questo faraone inizia l'era dei Thutmosidi, contrassegnata da grande prosperità. Durante questo periodo, compreso tra il 1550 ed il 1292 a.C., l'Egitto raggiunse il massimo splendore nelle arti e l'apice della sua estensione territoriale. A Tebe si sviluppò il culto del dio Amon.
Fathi Yassin, direttore generale delle Antichità dell'Alto Egitto e capo della missione dal lato egiziano, ha spiegato che i lavori di scavo stanno proseguendo per ricostruire la disposizione architettonica dell'intera sepoltura. Mohsen Kamel, direttore del Sito delle Valli Occidentali, ha però specificato che la tomba versa in cattivo stato di conservazione, a causa delle copiose infiltrazioni d'acqua che si sono verificate in tempi antichi e che hanno allagato le sue camere, con spessi depositi di sabbia e calcare che hanno portato alla cancellazione di molte delle iscrizioni parietali, rendendo difficile determinare a chi fosse destinata la preziosa sepoltura.
Fonti:
stilearte.it
exibart.com
stilearte.it
exibart.com
Nessun commento:
Posta un commento