Utrera, resti della sinagoga scoperta (Foto: arkeonews.net) |
Nella città andalusa di Utrera, gli archeologi hanno scoperto i resti di una sinagoga del XIV secolo. La scoperta attribuisce la struttura ad un raro gruppo di sinagoghe medioevali sopravvissute negli anni successivi all'esilio degli ebrei spagnoli nel 1492.
Si conoscevano solo 4 sinagoghe sopravvissute in Spagna dopo il 1492: due a Toledo, una a Segovia e una a Cordoba.
Per sette secoli la sinagoga era stata utilizzata per poi essere trasformata in chiesa, ospedale, casa per orfani e ristorante e disco pub. La presenza di una sinagoga è attestata da un sacerdote e storico locale, Rodrigo Caro di Utrera che scrisse della sua esistenza nel 1604.
Il consiglio comunale di Utrera ha deciso di acquistare l'edificio nel 2016. Tuttavia il prezzo di acquisto ha causato polemiche in quanto non vi era certezza della presenza, in quel luogo, di una sinagoga. Non c'erano mappe o documenti ufficiali che descrivessero la sinagoga dell'Utrera medioevale perché le comunità ebraiche nella Spagna prima dell'espulsione avevano una grande autonomia, compresi i propri tribunali e sistemi fiscali. Inoltre anche se l'ospedale fosse stato costruito sopra la sinagoga, nulla di originale potrebbe essere sopravvissuto. Le espulsioni degli ebrei furono spesso accompagnate da violenti pogrom e lo sviluppo sfrenato del XX secolo ha in gran parte distrutto la città medioevale.
Nel 2021 è stata predisposta un'indagine sulla struttura individuata in precedenza. Le indagini hanno potuto confermare quanto scritto da Rodrigo Caro. Sono stati individuati la sala di preghiera della sinagoga, la panchina perimetrale e l'Hechal, termine sefardita per indicare l'arca della Torah, la piccola camera o nicchia in cui venivano custoditi i rotoli delle scritture. Gli archeologi sperano di identificare quanto prima il pulpito e il locale adibito al bagno rituale.
Si conoscevano solo 4 sinagoghe sopravvissute in Spagna dopo il 1492: due a Toledo, una a Segovia e una a Cordoba.
Per sette secoli la sinagoga era stata utilizzata per poi essere trasformata in chiesa, ospedale, casa per orfani e ristorante e disco pub. La presenza di una sinagoga è attestata da un sacerdote e storico locale, Rodrigo Caro di Utrera che scrisse della sua esistenza nel 1604.
Il consiglio comunale di Utrera ha deciso di acquistare l'edificio nel 2016. Tuttavia il prezzo di acquisto ha causato polemiche in quanto non vi era certezza della presenza, in quel luogo, di una sinagoga. Non c'erano mappe o documenti ufficiali che descrivessero la sinagoga dell'Utrera medioevale perché le comunità ebraiche nella Spagna prima dell'espulsione avevano una grande autonomia, compresi i propri tribunali e sistemi fiscali. Inoltre anche se l'ospedale fosse stato costruito sopra la sinagoga, nulla di originale potrebbe essere sopravvissuto. Le espulsioni degli ebrei furono spesso accompagnate da violenti pogrom e lo sviluppo sfrenato del XX secolo ha in gran parte distrutto la città medioevale.
Nel 2021 è stata predisposta un'indagine sulla struttura individuata in precedenza. Le indagini hanno potuto confermare quanto scritto da Rodrigo Caro. Sono stati individuati la sala di preghiera della sinagoga, la panchina perimetrale e l'Hechal, termine sefardita per indicare l'arca della Torah, la piccola camera o nicchia in cui venivano custoditi i rotoli delle scritture. Gli archeologi sperano di identificare quanto prima il pulpito e il locale adibito al bagno rituale.
Fonte:
arkeonews.net
arkeonews.net
Nessun commento:
Posta un commento