Siracusa, il crepidoma del tempio greco ritrovato nella cattedrale (Foto: Arcidiocesi di Siracusa) |
La cattedrale di Siracusa nascondeva, sotto un pavimento in legno risalente al secolo scorso, uno splendido tempio greco dedicato alla dea Atena e poi nascosto durante il VII secolo d.C., con l'avvento del cristianesimo.
I bizantini decisero di costruire, sopra il tempio, una splendida cattedrale. per coprire il tempio pagano ma anche per fondare un culto cristiano nella città. La basilica, nel corso degli anni, cambiò aspetto più volte, anche a causa di alcuni terremoti. Per realizzare l'attuale facciata in stile barocco fu necessario raddoppiare la parete esterna rivolta verso la piazza: si creò così lo spazio per un vestibolo d'ingresso, con la porta affiancata da decorazioni a tralci e colonne tortili che richiamano quelle scanalate del tempio greco all'interno. La cattedrale subì ulteriori trasformazioni all'inizio del XX secolo, attraverso un imponente restauro promosso dal vescovo Luigi Bignami, concluso nel 1927.
I resti rinvenuti appartengono ad un crepidoma, vale a dire la struttura a gradini di pietra del tempio. I resti sono emersi mentre si svolgevano dei lavori di manutenzione di un locale che fungeva da deposito.
Il sovrintendente ai beni culturali di Siracusa, Salvatore Martinez, ha notato anche la mancanza di una colonna, forse tolta non si sa in quale epoca.
I bizantini decisero di costruire, sopra il tempio, una splendida cattedrale. per coprire il tempio pagano ma anche per fondare un culto cristiano nella città. La basilica, nel corso degli anni, cambiò aspetto più volte, anche a causa di alcuni terremoti. Per realizzare l'attuale facciata in stile barocco fu necessario raddoppiare la parete esterna rivolta verso la piazza: si creò così lo spazio per un vestibolo d'ingresso, con la porta affiancata da decorazioni a tralci e colonne tortili che richiamano quelle scanalate del tempio greco all'interno. La cattedrale subì ulteriori trasformazioni all'inizio del XX secolo, attraverso un imponente restauro promosso dal vescovo Luigi Bignami, concluso nel 1927.
I resti rinvenuti appartengono ad un crepidoma, vale a dire la struttura a gradini di pietra del tempio. I resti sono emersi mentre si svolgevano dei lavori di manutenzione di un locale che fungeva da deposito.
Il sovrintendente ai beni culturali di Siracusa, Salvatore Martinez, ha notato anche la mancanza di una colonna, forse tolta non si sa in quale epoca.
Fonti:
archeomedia.net
avvenire.it
archeomedia.net
avvenire.it
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