sabato 9 dicembre 2023

Arabia Saudita, scoperto recinto-tempio di 7000 anni fa

Arabia Saudita, il sito rituale neolitico appena
individuato (Foto: Amici della Scienza)

Nel deserto di AlUla, in Arabia Saudita, un team di archeologi ha scoperto una grande struttura rettangolare con resti di sacrifici animali, risalente a circa 7000 anni fa.
Un gruppo di ricercatori e archeologi guidato dalla UWA - University of Western Australia - ha scoperto un antichissimo ed enigmatico monumento in pietra, ad AlUla, nel deserto dell'Arabia Saudita. Chiamata musatil, rettangolo in arabo, questa struttura monumentale è tipica dell'area ma solo negli ultimi anni sono stati avviati studi sistematici per capire per quali funzioni venisse utilizzata. Caratterizzati da due piattaforme parallele, collegate da lunghi muri disposti perpendicolarmente a creare un ampio cortile aperto, nelle pareti sono spesso inserite delle celle.
I contenuti ritrovati in queste camere hanno suggerito che i musatil fossero il fulcro di un'attività rituale. Le analisi al radiocarbonio condotte fino ad oggi, datano queste strutture in un arco temporale che parte dal periodo del Tardo Neolitico.
L'ultimo musatil scoperto risale a 7000 anni fa e presenta grandi lastre di arenaria che circondano un lungo cortile interno. All'interno del complesso, lungo 140 metri, gli archeologi hanno identificato 260 frammenti di resti di animali, tra teschi, corna e denti di bovini, capre e gazzelle. Questi depositi di ossa craniche superiori sono stati trovati raggruppati attorno ad una pietra verticale centrale, chiamata betyl, "casa di dio", portando i ricercatori a credere che la struttura servisse a scopi rituali o cultuali.
Secondo uno studio pubblicato dal gruppo di ricerca, i resti scoperti nel musatil rappresentano non solo la prima prova dell'addomesticamento nel nordovest dell'Arabia, ma anche i primi esempi conosciuti di sacrificio animale nella regione, antecedenti alle precedenti prove di quasi 900 anni.
Sembra che gli animali siano stati portati sul sito, probabilmente macellati qui e poi offerti a quella che sembra essere una rappresentazione in pietra di una divinità sconosciuta. I ricercatori sostengono che gran parte dell'Arabia settentrionale fosse contrassegnata da una simile credenza cultuale e costruzione rituale, così come da attività di pellegrinaggio.
Il paesaggio odierno potrebbe essere molto diverso da quello di 7000 anni fa. La predominanza del bestiame suggerisce he la regione avesse abbastanza vegetazione e acqua per sostenere la pastorizia, il che potrebbe indicare la continuazione del periodo umido dell'Oleocene in questa regione.

Fonte:
archeomedia.net




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