sabato 3 febbraio 2024

Francia, sepolture gallo-romane raccontano la loro storia

 
Francia, uno dei reperti rinvenuti
nella necropoli gallo-romana di
Plaine de L'Ain
(Foto: stilearte.it)
Si è conclusa la prima fase di studio della necropoli scoperta durante gli scavi preventivi svolti nel contesto dello sviluppo del Parco Industriale Plaine de l'Ain, in Francia. L'Inrap ha condotto l'operazione su un ampio complesso funerario risalente dalla metà del I secolo a.C. alla metà del VII secolo d.C. Notevole il quantitativo di corredi - anche particolarmente preziosi - portati alla luce dagli archeologi.
Questo complesso è posizionato lungo un'antica strada, a 400 metri dall'insediamento antico, coincidente con il villaggio di Sain-Vulbas. Il sito ha rivelato un totale di 1091 strutture, tra le quali 554 tombe, 212 cremazioni, 30 recinti funerari e 195 strutture funerarie di natura indefinita.
Gli approfondimenti successivi agli scavi forniscono oggi numerosi risultati riguardo all'evoluzione delle pratiche funerarie antiche. La lunga occupazione dell'area con fini cimiteriali consente di vedere uniti, nello stesso luogo, i diversi passaggi culturali che ebbero importanti riflessi sulle modalità di accompagnamento dei defunti nell'Aldilà.
L'area sepolcrale scoperta dagli archeologi si trova ad est di una strada preesistente e dei fossati che le scorrevano accanto. Nel corso del tempo, altri elementi sembrano aver contribuito a strutturare lo spazio funerario. In particolare si evidenzia un fossato curvilineo che delimita la parte settentrionale a partire dall'età augustea (27 a.C.-14 d.C.), persistendo per l'intera durata dell'utilizzo del complesso funerario.
Nei pressi di una strada "accompagnata" da corsi d'acqua, a 400 metri dal villaggio, i gallo romani, intorno al 20 a.C. circa, consolidarono un luogo di sepoltura in un campo attiguo alla strada, delimitandolo con un fossato. Questo fossato di delimitazione, che fungeva da protezione del luogo sacro, fu utilizzato anche per lo smaltimento di pentole e brocche, che probabilmente erano state utilizzate per portare cibi e bevande destinati al pasto funebre e alle commemorazioni.
Il fossato doveva segnare, radicalmente, un passaggio fortemente contrassegnato sotto il profilo spirituale. Un fossato tra la vita e la morte. Qui, infatti, oltre alle stoviglie, che probabilmente non venivano regolarmente riportate a casa, sono stati trovati anche materiali votivi, tra i quali una statuetta in piombo, che forse furono eliminati durante le varie fasi di ristrutturazione degli spazi di sepoltura. Il fossato, pertanto, ha svolto anche una funzione di luogo di scarico di materiali rituali.
L'area cimiteriale mostra la presenza di numerose sepolture di bambini di età inferiore ad un anno, circa 160 individui. Una tale porzione di defunti molto giovani si trova raramente in un contesto archeologico. La stragrande maggioranza di loro sono sepolti (solo quattro sono stati certamente cremati). Per i bambini piccoli, infatti, il mondo romano prevedeva il seppellimento del corpo e non la cremazione. Durante il periodo augusteo la maggior parte dei bambini veniva sepolta in un contenitore e mai direttamente nel terreno.
Le pratiche della sepoltura e della cremazione coesistevano nel sito fin dall'inizio della sua occupazione funeraria alla fine del I secolo a.C. La percentuale delle sepolture è, però, molto più elevata delle cremazioni, poiché rappresentano poco meno dei tre quarti della popolazione. Questo rapporto cambiò poco fino alla fine del primo terzo del I secolo.
In seguito l'uso della cremazione divenne prevalente e raggiunse il suo apice tra il 60 e il 100 d.C. Poi il suo utilizzo diminuì rapidamente a partire dal II secolo d.C. Attestata ancora nel III secolo d.C., la cremazione sembra essere scomparsa dallo spazio funerario all'inizio del IV secolo a beneficio della sepoltura.

Fonte:
stilearte.it

Nessun commento:

Antichi rituali di sacrifici umani: l'incaprettamento femminile

Francia, le sepolture neolitiche rinvenute in grotta (Foto: stilearte.it) Uno studio, pubblicato da Science advances , ha portato alla luce ...