venerdì 14 giugno 2024

Roma, i castra di via Amba Aradam: un nuovo "regalo" degli scavi della Metro C

Roma, i resti archeologici trovati nel cantiere della
metro B (Foto: Soprintendenza Speciale Archeologia,
Belle Arti e Paesaggio di Roma)
Nel corso dei lavori di completamento della stazione Metro C - Amba Aradam, gli archeologi hanno rinvenuto i resti di altri due edifici adiacenti al dormitorio della caserma romana emersa nella primavera del 2018.
Pur avendo una loro funzione specifica, i nuovi ritrovamenti si presentano come parte integrante del complesso militare per le seguenti caratteristiche: formano due ali al dormitorio e appaiono costruite in età adrianea (inizi del II secolo d.C.), contemporaneamente all'alloggio dei soldati.
Le nuove scoperte sono avvenute a 12 metri di profondità, si dispongono ad una quota più bassa di circa 3 metri rispetto al resto della caserma e seguono l'orografia della zona, declinante verso nord in direzione del fiume che scorreva ai piedi delle (non ancora costruite) Mura Aureliane.
L'ala est si configura come un edificio rettangolare della superficie di circa 300 mq, che prosegue oltre la paratìa nord della stazione. Vi si accede da un'ampia area all'aperto, per mezzo di gradini che immettono in un corridoio con pavimento in opus spicatum.
In quest'area sono stati rinvenuti 14 ambienti, che si dispongono attorno ad un cortile centrale con fontana e vasche, anch'esso in opera spicata a terra. I pavimenti, di buona fattura, sono in opus sectile a quadrati di marmo bianco e ardesia grigia, a mosaico (anche figurato) o in cocciopesto. Le pareti sono decorate con intonaci dipinti o bianchi. Uno degli ambienti doveva essere riscaldato, vista la presenza di suspensurae (pile di mattoni che formavano un'intercapedine al di sotto del pavimento per il passaggio di aria calda).
Sia i pavimenti che i rivestimenti parietali sono stati rifatti più volte, con l'intento di mantenere in buon stato l'edificio, nonostante le diverse ristrutturazioni interne che, nel tempo, ne hanno modificato la forma e le dimensioni degli ambienti, nonché le aperture di passaggio. Nell'ultima fase di vita, quest'ala della caserma è stata dotata di una scala per salire al piano superiore, probabilmente un accesso ad uffici o al dormitorio dei soldati, posto più in alto. L'ipotesi è questo edificio sia stata l'abitazione del comandante della caserma.
L'ala ovest, simmetrica alla precedente, era più ampia di quanto è stato messo in luce e proseguiva oltre la paratia occidentale della stazione. Si tratta di un'area di servizio, con pavimenti in opus spicatum, vasche e sottostanti, complesse, canalizzazioni. Quest'ala, grazie ad una soglia in blocchi di travertino, era in comunicazione con un tracciato viario in basoli ad andamento est-ovest. Probabilmente qui venivano stipate le merci da stoccare, forse temporaneamente.
Molto importante è il rinvenimento di pavimenti lignei: sia resti delle cassaforme utilizzate per edificare le fondazioni dei muri (tavole e ritti ritrovati ancora in situ sulle fondazioni), sia elementi di carpenteria (tavole, travi, travetti) accatastati o buttati al fondo di fosse. Il rinvenimento di elementi lignei è molto raro per Roma.
I due nuovi edifici, come il dormitorio dei soldati, sono stati abbandonati e messi fuori uso intenzionalmente: i muri sono stati rasati ad un'altezza massima di 1,5 metri, gli ambienti sono stati spoliati e interrati. Questo radicale e massiccio intervento, databile a poco dopo la metà del III secolo d.C., può essere messo in relazione con la costruzione delle vicine Mura Aureliane (271-275 d.C.), che doveva prevedere la dismissione degli edifici esterni e prossimi, possibile riparo o nascondiglio per eventuali nemici.
Quest'ultima scoperta, unitamente a quella fatta in precedenza dell'edificio militare con corridoio centrale e stanzette affrontate destinate ad alloggio dei soldati, aggiunge un nuovo elemento alla conoscenza del complesso militare. La posizione dei castra integra la cintura di edifici militari rinvenuta tra Laterano e Celio: i Castra Priora Equitum Singularium rinvenuti in via Tasso, i Castra Nova Equitum Singularium che si trovano sotto la basilica di San Giovanni in Laterano, i Castra Peregrina al di sotto della chiesa di Santo Stefano Rotondo e la statio della V Coorte dei Vigili presso la chiesa di Santa Maria in Domnica.
Si tratta di un vero e proprio quartiere militare, edificato soprattutto nell'età traianea (inizi del II secolo d.C.). Purtroppo non di tutti i castra di Roma sono stati rinvenuti i resti. La caserma di Amba Aradam potrebbe far parte proprio di quei castra ancora sconosciuti.

Fonte:
Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma


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