Croazia, le rovine romane della città di Trogir (Foto: Michael Wong/CC BY-NC 2.0) |
Gli archeologi hanno scoperto in Croazia i resti di due gemelli sepolti insieme in una tomba di epoca romana risalente ad un periodo compreso tra il I ed il II secolo d.C. La scoperta è stata fatta nel cimitero di Dragulin, nei pressi dell'antica città di Tragurium, oggi Traù ed offre una rara opportunità di dare un'occhiata alle prime sepolture infantili ed alle condizioni di salute dell'epoca.
Gli scheletri, disposti faccia a faccia nella stessa fossa funeraria, suggeriscono che i gemelli siano stati sepolti nello stesso momento. Gli esperti ritengono che possano essere morti per complicazioni alla nascita o per una malattia precoce.
I test genetici hanno confermato che i neonati erano gemelli eterozigoti, un maschio ed una femmina, una scoperta insolita nei registri delle sepolture romane. La loro collocazione all'interno del cimitero solleva interrogativi sulle tradizioni funerarie, in particolare in una regione con profonde influenze greche e romane.
Tragurium, originariamente insediamento greco, divenne parte del mondo romano, mantenendo elementi della cultura ellenistica. Sia nella società greca che in quella romana, le sepolture infantili spesso differivano da quelle degli adulti. Mentre gli adulti venivano solitamente cremati o sepolti in cimiteri strutturati, i neonati venivano talvolta seppelliti in spazi domestici o privati.
Nel cimitero di Dragulin sono state rinvenute numerose tombe di neonati, alcune delle quali all'interno di grandi giare di argilla, secondo una pratica già nota nella tradizione romana.
La posizione dei gemelli di Tragurium suggerisce che la loro famiglia abbia prestato particolare attenzione alla loro sepoltura, sfidando l'idea secondo cui la società romana trattasse con indifferenza l morte dei bambini.
L'analisi bioarcheologica dei resti ha rivelato segni di gravi malattie metaboliche, tra le quali scorbuto e rachitismo, condizioni causate da una mancanza di nutrienti essenziali. I ricercatori ritengono che i gemelli abbiano sofferto di malnutrizione prima della nascita, probabilmente a causa delle condizioni di salute della madre durante la gravidanza.
Ulteriori analisi isotopiche suggeriscono che la dieta della madre consisteva in cibi tipici dell'era romana, tra i quali frutti di mare, grano e orzo. La dipendenza da prodotti marini e cereali è in linea con i più ampi modelli alimentari mediterranei influenzati dalla cultura alimentare romana.
Gli esperti stanno anche valutando se l'esposizione al piombo abbia avuto un ruolo nei problemi di salute dei gemelli. Il piombo era ampiamente utilizzato nella società romana e si trovava nelle condutture dell'acqua, nelle pentole e nei cosmetici. Gli studi indicano che i livelli di piombo nella popolazione romana erano significativamente più alti rispetto alle società precedenti, in particolare nelle regioni in cui gli insediamenti greci erano stati adattati alle infrastrutture romane. L'avvelenamento da piombo può compromettere lo sviluppo fetale e indebolire il sistema immunitario, rendendo i neonati più vulnerabili alle malattie.
Gli scheletri, disposti faccia a faccia nella stessa fossa funeraria, suggeriscono che i gemelli siano stati sepolti nello stesso momento. Gli esperti ritengono che possano essere morti per complicazioni alla nascita o per una malattia precoce.
I test genetici hanno confermato che i neonati erano gemelli eterozigoti, un maschio ed una femmina, una scoperta insolita nei registri delle sepolture romane. La loro collocazione all'interno del cimitero solleva interrogativi sulle tradizioni funerarie, in particolare in una regione con profonde influenze greche e romane.
Tragurium, originariamente insediamento greco, divenne parte del mondo romano, mantenendo elementi della cultura ellenistica. Sia nella società greca che in quella romana, le sepolture infantili spesso differivano da quelle degli adulti. Mentre gli adulti venivano solitamente cremati o sepolti in cimiteri strutturati, i neonati venivano talvolta seppelliti in spazi domestici o privati.
Nel cimitero di Dragulin sono state rinvenute numerose tombe di neonati, alcune delle quali all'interno di grandi giare di argilla, secondo una pratica già nota nella tradizione romana.
La posizione dei gemelli di Tragurium suggerisce che la loro famiglia abbia prestato particolare attenzione alla loro sepoltura, sfidando l'idea secondo cui la società romana trattasse con indifferenza l morte dei bambini.
L'analisi bioarcheologica dei resti ha rivelato segni di gravi malattie metaboliche, tra le quali scorbuto e rachitismo, condizioni causate da una mancanza di nutrienti essenziali. I ricercatori ritengono che i gemelli abbiano sofferto di malnutrizione prima della nascita, probabilmente a causa delle condizioni di salute della madre durante la gravidanza.
Ulteriori analisi isotopiche suggeriscono che la dieta della madre consisteva in cibi tipici dell'era romana, tra i quali frutti di mare, grano e orzo. La dipendenza da prodotti marini e cereali è in linea con i più ampi modelli alimentari mediterranei influenzati dalla cultura alimentare romana.
Gli esperti stanno anche valutando se l'esposizione al piombo abbia avuto un ruolo nei problemi di salute dei gemelli. Il piombo era ampiamente utilizzato nella società romana e si trovava nelle condutture dell'acqua, nelle pentole e nei cosmetici. Gli studi indicano che i livelli di piombo nella popolazione romana erano significativamente più alti rispetto alle società precedenti, in particolare nelle regioni in cui gli insediamenti greci erano stati adattati alle infrastrutture romane. L'avvelenamento da piombo può compromettere lo sviluppo fetale e indebolire il sistema immunitario, rendendo i neonati più vulnerabili alle malattie.
Fonte:
greekreporter.com
greekreporter.com
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