sabato 29 marzo 2025

Padova, memorie dal sottosuolo

Padova, mosaico a tessere bianco-ere di epoca tardo-antica
nel chiostro dei Canonici (Foto: archeoreporter.com)

Nel cuore della città di Padova, tra la Cattedrale ed il Battistero, si è concluso un nuovo lungo e complesso intervento di scavo archeologico nel Chiostro dei Canonici, l'area di piazza Duomo. L'indagine, condotta dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Padova sotto la direzione di Cinzia Rossignoli, rappresenta la prosecuzione delle ricerche avviate tra il 2011 ed il 2012 dall'Università di Padova, che avevano già portato alla luce un vano con mosaico pavimentale risalente al IV secolo a.C.
Il complicato palinsesto di archeologia urbana, per nulla facile da scavare, da vedere, da interpretare, mostra però alcune caratteristiche tipiche di un'area religiosa di ininterrotta frequentazione, dagli albori del cristianesimo fino all'età moderna inoltrata. Alla fine si può ipotizzare che siano stati individuati i resti di un edificio paleocristiano che, vista l'area, potrebbe essere la prima cattedrale padovana.
Lo scavo del 2024 ha permesso di approfondire la conoscenza dell'area, confermandone l'utilizzo cimiteriale tra Medioevo ed età moderna. Tra le sepolture spiccano due ampie tombe a camera sovrapposte, probabilmente pertinenti a famiglie nobili padovane, collocate in prossimità del Battistero. Risalgono, invece, al periodo medioevale i resti di un lungo muro perimetrale che potrebbe corrispondere alle fondazioni dell'antico chiostro.
L'indagine ha permesso di documentare anche due ampi lacerti pavimentali in cocciopesto con resti di mosaici in tessere bianche e nere, situati alla stessa quota del mosaico già noto. Queste pavimentazioni si connettono ad una grande muratura curvilinea, probabilmente parte di un edificio absidato databile al IV secolo d.C., forse riconducibile alle prime fasi della cattedrale paleocristiana patavina.
Le strutture recentemente scavate sembrano sovrapporsi ad un contesto ancora più antico, probabilmente una domus romana. In attesa delle analisi specialistiche e della rielaborazione dei dati di scavo, si può senza dubbio affermare che si tratta di un settore cruciale per  comprendere le origini del complesso ecclesiastico di Padova tra età romana e cristianesimo delle origini.
In parallelo allo scavo, la Soprintendenza - con il sostegno del Ministero della Cultura e della Fondazione Cariparo - ha promosso il restauro del mosaico già messo in luce in passato. Il mosaico, decorato con una cornice rosata e motivi geometrici in bianco e nero (ottagoni, quadrati, esagoni allungati), è riconducibile ad un repertorio tardoantico diffuso nei contesti cristiani dell'area veneta ed adriatica tra il IV ed il VI secolo d.C.

Fonte:
archeoreporter.com

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