Tuscania, particolare della sepoltura rinvenuta (Foto: Alessandro Naso) |
L'area contiene più di 130 sepolture a camera risalenti al VII-VI secolo a.C. e quelle di rilievo maggiore sono contenute all'interno di tumuli.
Nel 2024, proprio in chiusura dello scavo, era stata individuata la fondazione di una struttura quadrangolare in opera quadrata situata a ridosso dell'area dei tumuli e di una platea tufacea.
Nella campagna 2025, l'attenzione degli archeologi si è concentrata sull'edificio con un'attenzione particolare posta nel comprenderne la cronologia e la funzione. Nella trincea di fondazione del muro meridionale dell'edificio, ricavato nel vivo dello strato tufaceo naturale, è stata rinvenuta una teca inviolata. Lunga circa 80 centimetri e ricoperta da una lastra di tufo, accoglieva cinque vasi in bucchero che sono in corso di microscavo per conoscerne il contenuto originario.
Una delle forme è singolare: si tratta di un attingitoio, dotato di una sporgenza laterale forata in senso longitudinale, che lo rende un poppatoio rinvia alla sepoltura di un neonato avvenuta nella prima metà del VI secolo a.C. Una deposizione che sembra precedere di poco l'edificio che, sulla base del rinvenimento di alcune terrecotte architettoniche decorate a stampo con temi cari alle aristocrazie etrusche di epoca arcaica (cortei di carri, banchetti e danze), dovrebbe risalire al secondo quarto dello stesso secolo. Si tratta di un edificio dove si potevano svolgere culti funerari, fatto costruire nell'area della necropoli da una famiglia di rango aristocratico, che voleva sottolineare così la propria posizione sociale all'interno della comunità di appartenenza e i propri valori. Edifici simili, in Etruria, si possono trovare a Vulci ed a Cortona.
Fonte:
ilgiornaledellarte.com
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