L'olla che conservava le uova |
Un pasto rituale di 2200 anni fa è stato ritrovato in una tomba etrusca del II secolo a.C. a Casale di Pari, Valle dell'Ombrone, tra le provincie di Siena e Grosseto. Si tratta dei resti di antiche uova che gli archeologi considerano molto interessanti. Il loro stato di conservazione è eccellente.
Il tumulo è stato scoperto nell'area del castello di Casenovole dove si trova una necropoli etrusca per lo più inesplorata. La tomba in cui sono stati ritrovati i resti delle tre uova apparteneva, probabilmente, ad un ricco etrusco. I resti erano contenuti in un'olla che sarà conservata persino nell'inclinazione per poter essere meglio studiata. Dalle analisi di laboratorio sarà possibile acquisire maggiori informazioni sui riti di cremazione.
I paleonutrizionisti avranno di che dilettarsi sui resti delle uova così ben conservate. Innanzitutto pare che siano uova di gallina. Si dovrà stabilire, ora, se si tratta di uova cotte o crude, il che potrà contribuire a ricostruire il cerimoniale che gli Etruschi seguivano per la morte di un esponente di spicco della loro società. Le uova, in particolare, erano simbolo di vita e di rinascita.
Il tumulo è stato scoperto nell'area del castello di Casenovole dove si trova una necropoli etrusca per lo più inesplorata. La tomba in cui sono stati ritrovati i resti delle tre uova apparteneva, probabilmente, ad un ricco etrusco. I resti erano contenuti in un'olla che sarà conservata persino nell'inclinazione per poter essere meglio studiata. Dalle analisi di laboratorio sarà possibile acquisire maggiori informazioni sui riti di cremazione.
I paleonutrizionisti avranno di che dilettarsi sui resti delle uova così ben conservate. Innanzitutto pare che siano uova di gallina. Si dovrà stabilire, ora, se si tratta di uova cotte o crude, il che potrà contribuire a ricostruire il cerimoniale che gli Etruschi seguivano per la morte di un esponente di spicco della loro società. Le uova, in particolare, erano simbolo di vita e di rinascita.
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