Il sigillo ritrovato a Gerusalemme |
Sotto la città vecchia di Gerusalemme è stato ritrovato un raro sigillo d'argilla, forse legato ai rituali religiosi praticati nell'antico Tempio circa 2000 anni fa. Il sigillo riporta due parole in aramaico dal significato di "puro per Dio".
L'archeologo Ronny Reich, dell'Università di Haifa, ha affermato che il sigillo risale ad un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il 70 d.C., quando l'esercito romano, per contenere la rivolta degli ebrei, finì per distruggere il secondo dei due templi di Gerusalemme.
Il sigillo è il primo scritto risalente a quel particolare periodo storico e sembra essere stato un manufatto utilizzato nella pratica rituale del tempio. Finora sono stati scoperti pochissimi manufatti legati al Tempio. Quest'ultimo, infatti, è "off-limits" per gli archeologi, a causa della sua notevole importanza dal punto di vista sia politico che religioso.
Gli archeologi ritengono che il sigillo è stato, con tutta probabilità, utilizzato dai funzionari del Tempio. Si trattava, forse, di un oggetto rituale utilizzato per il pagamento di olio o di un animale destinato al sacrificio. Tutti gli oggetti utilizzati dai sacerdoti del Tempio dovevano soddisfare le linee guida, piuttosto severe, di purezza dettate nella Mishna.
Il luogo dove è ritornato alla luce il sigillo si trova sulla strada principale che attraversava l'antica Gerusalemme, appena fuori dal complesso del Tempio.
L'archeologo Ronny Reich, dell'Università di Haifa, ha affermato che il sigillo risale ad un periodo compreso tra il I secolo a.C. e il 70 d.C., quando l'esercito romano, per contenere la rivolta degli ebrei, finì per distruggere il secondo dei due templi di Gerusalemme.
Il sigillo è il primo scritto risalente a quel particolare periodo storico e sembra essere stato un manufatto utilizzato nella pratica rituale del tempio. Finora sono stati scoperti pochissimi manufatti legati al Tempio. Quest'ultimo, infatti, è "off-limits" per gli archeologi, a causa della sua notevole importanza dal punto di vista sia politico che religioso.
Gli archeologi ritengono che il sigillo è stato, con tutta probabilità, utilizzato dai funzionari del Tempio. Si trattava, forse, di un oggetto rituale utilizzato per il pagamento di olio o di un animale destinato al sacrificio. Tutti gli oggetti utilizzati dai sacerdoti del Tempio dovevano soddisfare le linee guida, piuttosto severe, di purezza dettate nella Mishna.
Il luogo dove è ritornato alla luce il sigillo si trova sulla strada principale che attraversava l'antica Gerusalemme, appena fuori dal complesso del Tempio.
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