Uno degli oggetti ritrovati a El Cano |
Alcune tombe ritrovate in America centrale hanno rivelato tesori d'oro e di gemme e, forse, anche omicidi per avvelenamento. Il vero tesoro, però, rimangono le tracce di una civiltà senza nome ritrovate a Panama.
Il luogo della scoperta si trova vicino Sitio Conte, nel centro di Panama. Qui sono stati ritrovati i manufatti più importanti di questa antica cultura, che gli archeologi fanno risalire al 250 d.C. e che durò almeno fino al XVI secolo, quando irruppero sulla scena i conquistadores spagnoli. I manufatti ritrovati recentemente sono databili ad un periodo compreso tra il 700 e il 1000 d.C. e sono stati rinvenuti in una località di Sitio Conte chiamata El Cano.
La caratteristica di El Cano sono dei monoliti di pietra che, nel tempo, avevano attirato i cercatori di tesori, inutilmente. Gli archeologi hanno iniziato a scavare qui nel 2008, scoprendo, quasi subito, lo scheletro di un personaggio di una certa importanza, adorno di pettorali circolari che recavano incisi volti macabri e con una cintura di grandi perle d'oro.
Gli scavi più recenti sono del 2011 ed hanno riportato alla luce i resti di un altro capo ornato allo stesso modo di quello ritrovato nel 2008. Questi giaceva in una fossa a più livelli, un tempo riparata da un tetto di legno. Intorno al corpo di questo personaggio - che gli archeologi presumono fosse il capo di una comunità - giacevano ben 25 corpi disposti con cura. Si tratta della più grande delle sei sepolture ritrovate a El Cano.
Tra gli scheletri è stato rinvenuto anche quello di un bambino, forse il figlio del capo, da quel che si capisce dall'abbigliamento: bracciali, orecchini e una collana di pietre dure oltre ad alcuni piatti d'oro. Anche il fondo della sepoltura era stato ricoperto di cadaveri, ne sono stati ritrovati, finora 15, sepolti quasi a formare una piattaforma. Gli archeologi credono che si trattasse di prigionieri di guerra o schiavi che siano stati sacrificati. Un uso che sembra essere stato molto diffuso a El Cano.
La squadra di archeologi che dall'inizio dell'anno stanno scavando nel sito stanno aspettando le analisi sui resti umani ritrovati. Tra gli oggetti rinvenuti è stato, infatti, recuperato un vaso pieno di lische di pesci palla, un pesce molto velenoso. Il vaso non era lontano da una delle sepolture e questo fa pensare che questi pesci possano essere stati utilizzati in quelli che appaiono come sacrifici umani. I corpi che circondavano i cosiddetti "capi" erano coperti da frammenti in ceramica di piatti.
Gli archeologi sperano che le continue scoperte a El Cano possano presto far luce sull'identità e le origini di questa particolare civiltà che sembra davvero aver lasciato pochissime tracce di sé, anche a causa della devastazione del territorio operata dagli Spagnoli.
Il luogo della scoperta si trova vicino Sitio Conte, nel centro di Panama. Qui sono stati ritrovati i manufatti più importanti di questa antica cultura, che gli archeologi fanno risalire al 250 d.C. e che durò almeno fino al XVI secolo, quando irruppero sulla scena i conquistadores spagnoli. I manufatti ritrovati recentemente sono databili ad un periodo compreso tra il 700 e il 1000 d.C. e sono stati rinvenuti in una località di Sitio Conte chiamata El Cano.
La caratteristica di El Cano sono dei monoliti di pietra che, nel tempo, avevano attirato i cercatori di tesori, inutilmente. Gli archeologi hanno iniziato a scavare qui nel 2008, scoprendo, quasi subito, lo scheletro di un personaggio di una certa importanza, adorno di pettorali circolari che recavano incisi volti macabri e con una cintura di grandi perle d'oro.
Gli scavi più recenti sono del 2011 ed hanno riportato alla luce i resti di un altro capo ornato allo stesso modo di quello ritrovato nel 2008. Questi giaceva in una fossa a più livelli, un tempo riparata da un tetto di legno. Intorno al corpo di questo personaggio - che gli archeologi presumono fosse il capo di una comunità - giacevano ben 25 corpi disposti con cura. Si tratta della più grande delle sei sepolture ritrovate a El Cano.
Tra gli scheletri è stato rinvenuto anche quello di un bambino, forse il figlio del capo, da quel che si capisce dall'abbigliamento: bracciali, orecchini e una collana di pietre dure oltre ad alcuni piatti d'oro. Anche il fondo della sepoltura era stato ricoperto di cadaveri, ne sono stati ritrovati, finora 15, sepolti quasi a formare una piattaforma. Gli archeologi credono che si trattasse di prigionieri di guerra o schiavi che siano stati sacrificati. Un uso che sembra essere stato molto diffuso a El Cano.
La squadra di archeologi che dall'inizio dell'anno stanno scavando nel sito stanno aspettando le analisi sui resti umani ritrovati. Tra gli oggetti rinvenuti è stato, infatti, recuperato un vaso pieno di lische di pesci palla, un pesce molto velenoso. Il vaso non era lontano da una delle sepolture e questo fa pensare che questi pesci possano essere stati utilizzati in quelli che appaiono come sacrifici umani. I corpi che circondavano i cosiddetti "capi" erano coperti da frammenti in ceramica di piatti.
Gli archeologi sperano che le continue scoperte a El Cano possano presto far luce sull'identità e le origini di questa particolare civiltà che sembra davvero aver lasciato pochissime tracce di sé, anche a causa della devastazione del territorio operata dagli Spagnoli.
Nessun commento:
Posta un commento