La fossa comune ritrovata in Perù |
Tracce di quel che sembra essere stato un sacrificio rituale di massa, sta riemergendo dagli scavi in prossimità di una piramide preincaica nel nord del Perù. Gli scavi accanto all'antica piramide di Huaca Las Ventanas, scoperta nell'agosto scorso, hanno portato alla scoperta di resti umani in una fossa di 15 metri di profondità. La piramide fa parte del complesso sacro di Sicàn, capitale dei Lambayeque-Sicàn, che hanno dominato la parte settentrionale del Perù tra il 900 e il 1100 d.C.
I resti ritrovati appartengono a più di cento morti sepolti alcuni completamente nudi, altri privi di testa. Si tratta di maschi adulti, con l'eccezione di due fanciulli che sembrano essere stati accompagnati da una donna adulta. Malgrado le apparenze, i Sicàn non erano un popolo violento. La loro economia si basava sul commercio.
I morti ritrovati nella fossa partecipavano, con tutta probabilità, ad un rito che celebrava la morte come modo per risorgere in un nuovo mondo, ad una nuova vita. Quindi la morte di queste persone sembra essere stata dovuta ad un sacrificio rituale di massa. Alcuni corpi giacevano disordinatamente, come se fossero stati gettati nella fossa; altri, invece, erano stati deposti con le braccia ripiegate sul petto. E' stato ritrovato anche, sul fondo della fossa, un vaso in ceramica utilizzato per preparare e servire la birra di grano chicha, una bevanda comune nei banchetti funebri in tutte le Ande.
Alcuni dei corpi sono stati decapitati, sono state ritrovate anche 20 teste mozzate disposte in una fossa più piccola all'interno del luogo di sepoltura. Ancora non si è proceduto a collegare le teste mozzate ai corpi. Sono stati, piuttosto, esaminati gli scheletri ritrovati per cercare segni di taglio e di traumi che potrebbero indicare un uccisione violenta, un'esecuzione.
I resti ritrovati appartengono a più di cento morti sepolti alcuni completamente nudi, altri privi di testa. Si tratta di maschi adulti, con l'eccezione di due fanciulli che sembrano essere stati accompagnati da una donna adulta. Malgrado le apparenze, i Sicàn non erano un popolo violento. La loro economia si basava sul commercio.
I morti ritrovati nella fossa partecipavano, con tutta probabilità, ad un rito che celebrava la morte come modo per risorgere in un nuovo mondo, ad una nuova vita. Quindi la morte di queste persone sembra essere stata dovuta ad un sacrificio rituale di massa. Alcuni corpi giacevano disordinatamente, come se fossero stati gettati nella fossa; altri, invece, erano stati deposti con le braccia ripiegate sul petto. E' stato ritrovato anche, sul fondo della fossa, un vaso in ceramica utilizzato per preparare e servire la birra di grano chicha, una bevanda comune nei banchetti funebri in tutte le Ande.
Alcuni dei corpi sono stati decapitati, sono state ritrovate anche 20 teste mozzate disposte in una fossa più piccola all'interno del luogo di sepoltura. Ancora non si è proceduto a collegare le teste mozzate ai corpi. Sono stati, piuttosto, esaminati gli scheletri ritrovati per cercare segni di taglio e di traumi che potrebbero indicare un uccisione violenta, un'esecuzione.
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