domenica 18 marzo 2012

La ragazza con la croce d'oro e granati

La croce d'oro e granati ritrovata sul corpo della fanciulla in Inghilterra
Gli archeologi hanno scoperto, nel Cambridgeshire, in Inghilterra, un letto sul quale era adagiato, da ben 1300 anni, il corpo di una giovane donna anglosassone con una croce d'oro tempestata di granati sul petto. Nelle vicinanze sono state ritrovate altre tre sepolture, due di donne più giovani e la terza di una persona anziana di cui non si è ancora potuto stabilire il sesso.
Gli specialisti sono al lavoro sulle ossa dei tre inumati ed hanno potuto stabilire che i resti della sepoltura più importante appartengono ad una fanciulla di circa 16 anni di età, le cui cause di morte non sono state ancora accertate. Certamente la fanciulla era cristiana, dal momento che è stata sepolta con la splendida croce cucita sul vestito da sposa, eppure fu seppellita secondo l'antica tradizione pagana, con tutte le cose che aveva di più preziose: un coltello di ferro, una catena appesa alla cintura e qualche perla di vetro, appartenente in origine, forse, ad una borsa che è andata perduta.
Il ritrovamento è stato effettuato alla periferia di Cambridge, all'interno di quello che si è rivelato come un insediamento anglosassone sconosciuto in precedenza. Potrebbe trattarsi di un ricco insediamento monastico che tuttora giace per gran parte al di sotto di una vicina fattoria e del suo cortile, anche se non sono state trovate tracce di registrazione di una chiesa antecedenti al XII secolo sul posto.
Croci pettorali e deposizioni su letti di legno sono estremamente rare per il cristianesimo degli albori, in Inghilterra. La croce ritrovata sul petto della giovane, in oro e granato, ha un'elevatissima qualità ed è uno degli esempi più sofisticati della lavorazione del metallo presso gli Anglosassoni. Finora ne sono state ritrovate solamente cinque. Pare che la giovane indossasse la croce quando era in vita, lo si è dedotto dalle tracce di sfregamento rinvenute sulle braccia dell'oggetto. Anche il letto di deposizione della defunta poteva essere stato quello comunemente utilizzato in vita dalla ragazza.
Questo ritrovamento contribuisce a gettare nuova luce su un periodo ritenuto, finora, piuttosto buio dagli archeologi.

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