Asclepio |
Archeologi greci si sono imbattuti nei resti di un santuario dedicato ad Asclepio, dio della medicina, durante la costruzione di un'autostrada nella Grecia centrale. Il team ha dovuto fare una corsa contro il tempo per poter raccogliere i reperti prima che intervenissero le ruspe.
Il santuario si trova a 200 chilometri a nord di Atene, alla periferia della città portuale di Dafnounta, nei pressi dell'attuale Lamia. Risalirebbe al V secolo a.C. e, se la datazione verrà confermata, si tratta del più antico tempio associato al culto di Asclepio che si conosca. L'edificio è di modeste dimensioni, 30 x 15 metri, il che suggerisce che si trovava in una città non molto grande. Il santuario fu visitato dallo storico greco Strabone nel I secolo d.C.. Si è capito che si trattava del tempio di Asclepio grazie alla scoperta di offerte e gioielli a forma di serpente, nonché grazie a ceramiche con iscritto il nome di Asclepio, figlio del dio del sole Apollo, che recava sempre con sé una verga con due serpenti attorcigliati intorno, che è divenuta il simbolo della medicina ai giorni nostri.
L'intero santuario è stato rimosso, pietra per pietra, con l'ausilio di alcune gru, ed è stato ricostruito in un luogo vicino, dal momento che sorgeva sul percorso previsto per l'autostrada.
Il santuario si trova a 200 chilometri a nord di Atene, alla periferia della città portuale di Dafnounta, nei pressi dell'attuale Lamia. Risalirebbe al V secolo a.C. e, se la datazione verrà confermata, si tratta del più antico tempio associato al culto di Asclepio che si conosca. L'edificio è di modeste dimensioni, 30 x 15 metri, il che suggerisce che si trovava in una città non molto grande. Il santuario fu visitato dallo storico greco Strabone nel I secolo d.C.. Si è capito che si trattava del tempio di Asclepio grazie alla scoperta di offerte e gioielli a forma di serpente, nonché grazie a ceramiche con iscritto il nome di Asclepio, figlio del dio del sole Apollo, che recava sempre con sé una verga con due serpenti attorcigliati intorno, che è divenuta il simbolo della medicina ai giorni nostri.
L'intero santuario è stato rimosso, pietra per pietra, con l'ausilio di alcune gru, ed è stato ricostruito in un luogo vicino, dal momento che sorgeva sul percorso previsto per l'autostrada.
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