Le mura scoperte in Molise |
Sono state ritrovate mura di diversa grandezza, pertinenti fortificazioni, terrazzamenti, sepolture ed altre costruzioni non ancora identificate con certezza. Queste mura si trovano nella parte orientale della collina di Montalto, non distanti dalla cittadina di Borrello. Una prima analisi sembra confermare la loro origine sannitica, avvalorata dal fatto che proprio in questo territorio gravitavano, secoli fa, i Sanniti Pentri e i Sanniti Carricini.
Ricostruzione ipotetica di uno degli edifici |
I Tratturi furono "ufficializzati" nel tardo medioevo, da Alfonso I d'Aragona che, nel 1447, istituì la "Regia dogana della mena delle pecore", che doveva regolamentare la riscossione dei proventi derivati dal passaggio e dal pascolo dei pastori le cui greggi svernavano in Puglia. All'epoca aragonese - 1574 circa - risalgono le prime pose in opera di termini lapidei per la demarcazione del confine con i privati e del percorso dei tratturi. Nel periodo di massimo splendore i Tratturi Regi erano larghi 111 metri e lunghi più di 200 chilometri e collegavano le pianure Pugliesi ai pascoli montani dell'Abruzzo attraverso la Campania e il Molise.
In località Le Guastre sono stati rinvenuti i resti delle mura poligonali dell'abitato che fungevano da mura difensive della fortezza sannita. Nelle campagne di Capracotta, nel 1848, venne alla luce la cosiddetta Tavola di Agnone, una tavola bronzea recante un'iscrizione sacra in lingua osca, risalente alla metà del III secolo a.C., oggi conservata al British Museum.
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