Frammento della Tavola di Agnone |
L'iscrizione sulla prima facciata parla di un recinto sacro, un santuario dedicato a Cerere, dove si svolgevano dei culti in giorni prestabiliti. L'iscrizione riporta che, in questo recinto, ogni due anni, sull'ara del fuoco aveva luogo una cerimonia solenne. Viene anche detto che ogni anno, al tempo delle Floralia, si doveva sacrificare, nel santuario, a quattro divinità. Il santuario di Agnone era probabilmente situato vicino al Monte del Cerro. La località veniva chiamata ancora con il termine dialettale Uorte, cioè Orto, Hortus in latino e Hùrz sulla tavoletta. Il luogo era dedicato a Kerres, Cerere. I fedeli le corrispondevano una decima in cambio della sua protezione.
Nell'altra facciata viene precisato che ci sono, nel recinto, degli altari dedicati alle divinità che vengono adorate nel santuario. Fuori del recinto sacro venivano celebrate delle processioni per Flora, con soste rituali in onore di quattro divinità.
Il testo menziona in tutto diciassette divinità e mostra la tendenza dei Sanniti alla poliatria, il culto di più divinità in uno stesso luogo. Il bosco sacro, però, apparteneva a Kerres. Le divinità che ruotavano intorno a lei erano, comunque, legate all'agricoltura, alla vita e alla vegetazione.
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