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Reperti fuori del Museo di Tel Achziv |
Il sito di
Tel Achziv si trova sulla cima di una
collina di arenaria e le sue rovine guardano la costa settentrionale dello stato di Israele, ai confini con il Libano. Si tratta di resti di strutture di un'
antica città portuale del periodo Calcolitico (
4500-3200 a.C.).
Il sito, che sta per essere nuovamente esplorato dagli archeologi, è stato già oggetto, in passato, dell'interesse degli studiosi. Innanzitutto da
Moshe Prausnitz,
tra il 1963 ed il 1964 e da
E. Ben-Dor ed
E. Mazar, che scoprirono
cimiteri fenici di grandi dimensioni. Tel Achziv era, infatti, un
grande porto cananeo fortificato e protetto da un massiccio bastione. Divenne uno dei maggiori porti fenici per il commercio marittimo. La città fiorì all'epoca dei Fenici, nel
IX secolo a.C., e venne conquistata dal re assiro
Sennacherib alla fine dell'
VIII secolo a.C.. Malgrado questo, la città continuò a mantenere la sua importanza durante l'età ellenistica e romana, al punto da essere menzionata da
Giuseppe Flavio quando parla del luogo di cattura del
fratello di Erode. Ma anche
Plinio (23-79 d.C.) e
Claudio Tolomeo (circa 150 d.C.) ricordano la città fenicia, quest'ultimo la inserì addirittura nella sua
mappa del mondo.
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Tel Achziv, maschera fenicia |
Ora gli studiosi, supportati da studenti e volontari e guidati dal
dottor Gwyn Davies della Florida International University e dal
dottor Assaf Yasur-Landau dell'Università di Haifa, torneranno sulla collina per scavare quanto ancora non è stato scavato, con la speranza di completare il quadro della storia di quest'antica città. Tra gli obiettivi primari vi è lo scavo di una
monumentale struttura romana che si ritiene essere una
villa costiera (e, quindi, comprendente anche uno
stagno per i pesci), lo studio delle varie strutture portuali della città e una maggiore attenzione al bastione dell'Età del Bronzo, di cui si vuole capire la effettiva grandezza e la composizione.
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