Khirbet Qiyafa, gli scavi dei tre santuari |
Gli archeologi sostengono di aver scoperto, in Terra Santa, dei santuari del tempo dei primi re della Bibbia. Lo scavo ha restituito anche i resti di una città fortificata, Khirbet Qeiyafa, situata a circa 30 chilometri da Gerusalemme. Qui sono state ritrovate delle grandi stanze utilizzate ognuna come un santuario, insieme a manufatti, ceramiche ed oggetti associati al culto.
I tre santuari facevano parte di complessi edilizi più grandi. Anche cinque pietre erette, due altari in basalto, due vasi di ceramica per libagione e due santuari portatili, dei quali uno in ceramica e l'altro in pietra componevano il "corredo" dei santuari.
I santuari portatili erano degli oggetti a forma di tempio che potevano essere portati comodamente con sé. Questi oggetti risalgono al tempo del re Davide e forniscono l'evidenza di un culto all'epoca del re. La datazione al radiocarbonio effettuata sui noccioli di olive bruciati trovati nella città di Khirbet Qeiyafa, ha indicato una datazione compresa tra il 1020 e il 980 a.C., dopo la quale il centro venne violentemente distrutto. Secondo la tradizione biblica furono gli antichi Israeliti a distruggere Khirbet Qeiyafa.
Negli scavi non sono state trovate figurine umane e animali, così comuni ad altri luoghi e non sono state rinvenute ossa di maiale, presenti in altri scavi. Questo avvalora l'ipotesi che la popolazione di Khirbet Qeiyafa osservava due divieti biblici: non consumava carne di maiale e non scolpiva immagini umane. Questo porta a credere che praticasse una religione diversa da quella dei Cananei e dei Filistei.
Uno dei santuari portatili in argilla è decorato con una facciata piuttosto elaborata, comprendente due leoni in funzione di guardiani, due pilastri e tre uccelli in piedi sul tetto.
I tre santuari facevano parte di complessi edilizi più grandi. Anche cinque pietre erette, due altari in basalto, due vasi di ceramica per libagione e due santuari portatili, dei quali uno in ceramica e l'altro in pietra componevano il "corredo" dei santuari.
I santuari portatili erano degli oggetti a forma di tempio che potevano essere portati comodamente con sé. Questi oggetti risalgono al tempo del re Davide e forniscono l'evidenza di un culto all'epoca del re. La datazione al radiocarbonio effettuata sui noccioli di olive bruciati trovati nella città di Khirbet Qeiyafa, ha indicato una datazione compresa tra il 1020 e il 980 a.C., dopo la quale il centro venne violentemente distrutto. Secondo la tradizione biblica furono gli antichi Israeliti a distruggere Khirbet Qeiyafa.
Negli scavi non sono state trovate figurine umane e animali, così comuni ad altri luoghi e non sono state rinvenute ossa di maiale, presenti in altri scavi. Questo avvalora l'ipotesi che la popolazione di Khirbet Qeiyafa osservava due divieti biblici: non consumava carne di maiale e non scolpiva immagini umane. Questo porta a credere che praticasse una religione diversa da quella dei Cananei e dei Filistei.
Uno dei santuari portatili in argilla è decorato con una facciata piuttosto elaborata, comprendente due leoni in funzione di guardiani, due pilastri e tre uccelli in piedi sul tetto.
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