Il luogo dove si troverebbe la tomba di Atahualpa |
Il mistero che circonda la dislocazione della sepoltura dell'ultimo imperatore inca potrebbe essere sul punto di essere svelato. Se la storica ecuadoregna Tamara Estupinan è nel giusto, il corpo mummificato di Atahualpa, ultimo imperatore inca, è stato seppellito in una tenuta lussureggiante, a sud ovest della capitale dell'Ecuador, Quito. Questa scoperta, se confermata, potrebbe gettare ulteriore luce su un periodo storico piuttosto tumultuoso quale fu l'inizio della dominazione coloniale spagnola sull'America latina.
Gli imperatori inca venivano mummificati perché si credeva che i poteri di cui erano dotati, in tal modo, rimanevano all'interno del loro corpo, sorvegliati da guardie e membri della loro famiglia. Atahualpa governò Quito durante il periodo in cui suo fratello, in contrasto con lui, governava Cuzco, sede dell'impero inca. Poco dopo aver sconfitto suo fratello, Atahualpa fu catturato dalle truppe spagnole di Francisco Pizarro. La leggenda vuole che l'imperatore si sia offerto di riempire una stanza con tutto l'oro e l'argento in suo possesso pur di avere salva la vita. L'offerta non venne accettata ed egli venne giustiziato nel 1533.
Dopo la morte di Atahualpa, l'impero inca cominciò a vacillare finché rimasero solo pochissime sacche di resistenza ad opporsi all'invasore spagnolo. Gli archeologi hanno sempre pensato che il corpo di Atahualpa fosse rimasto a Cajamarca, la città dove venne ucciso, ma non è mai stata trovata la sua tomba.
Il lavoro della dottoressa Estupinan, ricercatrice presso l'Istituto Francese di Studi andini, si è concentrato su testi storici che contengono indizi riguardanti la sepoltura dell'ultimo sovrano inca. Questi testi sembrano indicare quello che oggi è parte del territorio dell'Ecuador. In particolare la dottoressa Estupinan ha "seguito" le vicende di Ruminahui, uno dei generali più fedeli di Atahualpa, il quale guidò una rivolta contro gli spagnoli dopo la morte dell'imperatore. Costui avrebbe eletto a base delle sue scorrerie l'area di Sigchos, nelle Ande ecuadoregne.
Nel 2004 la dottoressa Estupian si è imbattuta in un piccolo podere chiamato Malqui, una parola che vuol dire "mamma" nella lingua quechua, la lingua parlata dagli Incas. L'origine inca del luogo si deduceva dai muri in pietra molto levigati e da un canale sotterraneo per lo scorrimento delle acque. Nel 2010 la studiosa guidò una nuova spedizione fino a quattro chilometri da Malqui, in un sito noto con il nome di Machay, che in lingua quechua vuol dire "sepoltura". Qui ha ritrovato un corridoio trapezoidale che conduce a camere rettangolari tagliate in modo regolare nella roccia. Questo corridoio e il complesso di stanze sono state interpretate, dalla dottoressa, come un monumento inca.
La dottoressa Estupian crede che Malqui e Machay facessero parte di un insediamento inca pianificato per nascondere la mummia di Atahualpa ed il suo tesoro, tradizionalmente sepolto con tutti i sovrani inca, dall'avidità degli Spagnoli. L'umidità del luogo, però, è talmente elevata che non si hanno molte speranze di ritrovare la mummia intatta di Atahualpa. Gli scavi dovrebbero iniziare nel mese di giugno, in parte finanziati dal governo ecuadoregno.
Gli imperatori inca venivano mummificati perché si credeva che i poteri di cui erano dotati, in tal modo, rimanevano all'interno del loro corpo, sorvegliati da guardie e membri della loro famiglia. Atahualpa governò Quito durante il periodo in cui suo fratello, in contrasto con lui, governava Cuzco, sede dell'impero inca. Poco dopo aver sconfitto suo fratello, Atahualpa fu catturato dalle truppe spagnole di Francisco Pizarro. La leggenda vuole che l'imperatore si sia offerto di riempire una stanza con tutto l'oro e l'argento in suo possesso pur di avere salva la vita. L'offerta non venne accettata ed egli venne giustiziato nel 1533.
Dopo la morte di Atahualpa, l'impero inca cominciò a vacillare finché rimasero solo pochissime sacche di resistenza ad opporsi all'invasore spagnolo. Gli archeologi hanno sempre pensato che il corpo di Atahualpa fosse rimasto a Cajamarca, la città dove venne ucciso, ma non è mai stata trovata la sua tomba.
Il lavoro della dottoressa Estupinan, ricercatrice presso l'Istituto Francese di Studi andini, si è concentrato su testi storici che contengono indizi riguardanti la sepoltura dell'ultimo sovrano inca. Questi testi sembrano indicare quello che oggi è parte del territorio dell'Ecuador. In particolare la dottoressa Estupinan ha "seguito" le vicende di Ruminahui, uno dei generali più fedeli di Atahualpa, il quale guidò una rivolta contro gli spagnoli dopo la morte dell'imperatore. Costui avrebbe eletto a base delle sue scorrerie l'area di Sigchos, nelle Ande ecuadoregne.
Nel 2004 la dottoressa Estupian si è imbattuta in un piccolo podere chiamato Malqui, una parola che vuol dire "mamma" nella lingua quechua, la lingua parlata dagli Incas. L'origine inca del luogo si deduceva dai muri in pietra molto levigati e da un canale sotterraneo per lo scorrimento delle acque. Nel 2010 la studiosa guidò una nuova spedizione fino a quattro chilometri da Malqui, in un sito noto con il nome di Machay, che in lingua quechua vuol dire "sepoltura". Qui ha ritrovato un corridoio trapezoidale che conduce a camere rettangolari tagliate in modo regolare nella roccia. Questo corridoio e il complesso di stanze sono state interpretate, dalla dottoressa, come un monumento inca.
La dottoressa Estupian crede che Malqui e Machay facessero parte di un insediamento inca pianificato per nascondere la mummia di Atahualpa ed il suo tesoro, tradizionalmente sepolto con tutti i sovrani inca, dall'avidità degli Spagnoli. L'umidità del luogo, però, è talmente elevata che non si hanno molte speranze di ritrovare la mummia intatta di Atahualpa. Gli scavi dovrebbero iniziare nel mese di giugno, in parte finanziati dal governo ecuadoregno.
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