Le catacombe appena scoperte a S. Lorenzo |
A Roma, sulla via Tiburtina, non lontano dalla basilica di San Lorenzo è stato scoperto un vasto sistema di gallerie catacombali scavate nel tufo. Si tratta di un vero e proprio cimitero sotterraneo comprendente 193 sepolture intatte del IV secolo d.C. che si trovava a 50 centimetri di profondità, non lontano dal cimitero monumentale del Verano.
La scoperta è stata realizzata durante i lavori per la nuova linea elettrica, grazie alle indagini tomografiche tridimensionali, una sorta di Tac del sottosuolo che ha evidenziato molte zone di vuoto nel terreno. Le gallerie catacombali appena scoperte hanno un'altezza variabile. La principale è alta sei metri in asse con la via Tiburtina.
Gli archeologi sono stati particolarmente colpiti dalla presenza di sepolture infantili: tutti gli spazi residuali delle pareti e delle scale, gli stessi scalini, sono stati utilizzati per ricavare piccoli loculi. Il 20% delle sepolture erano aperte, per cui gli studiosi hanno potuto analizzare antropologicamente i resti, quasi tutti - almeno finora - di individui di sesso maschile. Nella galleria maggiore, sull'intonaco bianco, è stato trovato il Cristogramma o ChiRho, iniziali del nome del Cristo. Le sepolture sono ordinate in pile di loculi scavati lungo le pareti e chiusi da tegole sigillate con calce.
Le catacombe sono riuscite a sopravvivere tra le fognature e gli altri, numerosi, servizi che sono stati installati qui alla fine dell'Ottocento. Tra gli oggetti ritrovati al loro interno, vi sono dadi in osso, monete, campanellini, lucerne, aghi crinali, vasetti in ceramica, vetri, conchiglie un tempo poste nella malta di chiusura del loculo.
La scoperta è stata realizzata durante i lavori per la nuova linea elettrica, grazie alle indagini tomografiche tridimensionali, una sorta di Tac del sottosuolo che ha evidenziato molte zone di vuoto nel terreno. Le gallerie catacombali appena scoperte hanno un'altezza variabile. La principale è alta sei metri in asse con la via Tiburtina.
Gli archeologi sono stati particolarmente colpiti dalla presenza di sepolture infantili: tutti gli spazi residuali delle pareti e delle scale, gli stessi scalini, sono stati utilizzati per ricavare piccoli loculi. Il 20% delle sepolture erano aperte, per cui gli studiosi hanno potuto analizzare antropologicamente i resti, quasi tutti - almeno finora - di individui di sesso maschile. Nella galleria maggiore, sull'intonaco bianco, è stato trovato il Cristogramma o ChiRho, iniziali del nome del Cristo. Le sepolture sono ordinate in pile di loculi scavati lungo le pareti e chiusi da tegole sigillate con calce.
Le catacombe sono riuscite a sopravvivere tra le fognature e gli altri, numerosi, servizi che sono stati installati qui alla fine dell'Ottocento. Tra gli oggetti ritrovati al loro interno, vi sono dadi in osso, monete, campanellini, lucerne, aghi crinali, vasetti in ceramica, vetri, conchiglie un tempo poste nella malta di chiusura del loculo.
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