Lecce, anfiteatro romano |
La città messapica di Rudiae, nota per aver dato i natali al poeta latino Quinto Ennio, è uno dei tesori archeologici più importanti del Mediterraneo. Il comune di Lecce ha acquisito la zona indicata come anfiteatro. In questo modo sono potuti iniziare gli scavi degli edifici e si sono potuti raccogliere i primi risultati: nella dolina naturale al centro dell'abitato vi era l'anfiteatro della città, il secondo dopo quello di piazza S. Oronzo. Questo ritrovamento accomuna Lecce a Roma, anche quest'ultima dotata di due anfiteatri. L'anfiteatro di Rudiae haveva i sedili in legno poggiati su un terrapieno; i sedili dell'anfiteatro di S. Oronzo poggiavano su costruzioni sotterranee con volte a botte.
Dopo la conquista del Salento, alla metà del III secolo a.C., i Romani crearono a Rudiae il centro più importante della regione e lo dotarono di edifici pubblici di una certa importanza. Con Augusto fu Lecce a guadagnare importanza, anche se l'anfiteatro di Rudiae è un esempio importante tra i dieci edifici di età repubblicana attestati in Italia, tra Lazio e Campania. Quello di Rudiae, ha affermato il professor Francesco D'Andria, direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell'Università del Salento, è un unicum a sud di Paestum e si distingue anche per le dimensioni ragguardevoli.
Rudiae messapica gravitava nell'area di influenza della colonia dorica di Taranto e sorgeva nei pressi dell'attuale comune di San Pietro in Lama, presso Lecce. In epoca normanna si fa cenno a Rudiae come collocata presso Lupiae, l'antica Lecce. Alcuni studiosi ritengono che Rudiae sia stata considerata, per lungo tempo, un sobborgo dell'antica Lupiae.
I materiali ritrovati consentono di datare la prima presenza umana già tra il IX e l'VIII secolo a.C.. L'insediamento vero e proprio acquisì importanza tra il VI e il III secolo a.C.. Le leggende locali sostengono che a fondare la città sia stato un personaggio favoloso, Malennio, re dei Salentini e discendente di Minosse. Suo figlio si chiamava Daunio e sua figlia Euippa. Costei andò sposa a Idomeneo, re di Creta.
L'imperatore Adriano costruì la via che congiungeva Brindisi a Lecce e quest'ultima al mare. Ad undici chilometri da Lecce si possono ancora ammirare i resti del porto Adriano dove, secondo gli storici, sarebbe sbarcato Ottaviano, reduce da Apollonia e diretto a Roma dove sarebbe stato incoronato imperatore.
Dopo la conquista del Salento, alla metà del III secolo a.C., i Romani crearono a Rudiae il centro più importante della regione e lo dotarono di edifici pubblici di una certa importanza. Con Augusto fu Lecce a guadagnare importanza, anche se l'anfiteatro di Rudiae è un esempio importante tra i dieci edifici di età repubblicana attestati in Italia, tra Lazio e Campania. Quello di Rudiae, ha affermato il professor Francesco D'Andria, direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell'Università del Salento, è un unicum a sud di Paestum e si distingue anche per le dimensioni ragguardevoli.
Rudiae messapica gravitava nell'area di influenza della colonia dorica di Taranto e sorgeva nei pressi dell'attuale comune di San Pietro in Lama, presso Lecce. In epoca normanna si fa cenno a Rudiae come collocata presso Lupiae, l'antica Lecce. Alcuni studiosi ritengono che Rudiae sia stata considerata, per lungo tempo, un sobborgo dell'antica Lupiae.
I materiali ritrovati consentono di datare la prima presenza umana già tra il IX e l'VIII secolo a.C.. L'insediamento vero e proprio acquisì importanza tra il VI e il III secolo a.C.. Le leggende locali sostengono che a fondare la città sia stato un personaggio favoloso, Malennio, re dei Salentini e discendente di Minosse. Suo figlio si chiamava Daunio e sua figlia Euippa. Costei andò sposa a Idomeneo, re di Creta.
L'imperatore Adriano costruì la via che congiungeva Brindisi a Lecce e quest'ultima al mare. Ad undici chilometri da Lecce si possono ancora ammirare i resti del porto Adriano dove, secondo gli storici, sarebbe sbarcato Ottaviano, reduce da Apollonia e diretto a Roma dove sarebbe stato incoronato imperatore.
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