Il sigillo ritrovato a Gerusalemme |
Durante il lavoro di drenaggio di un canale scavato 2000 anni fa tra Gerusalemme e il suo Giardino Archeologico, sono stati scoperti i resti di un palazzo adiacente al Primo Tempio ed al Muro del Pianto. Si tratta della struttura più vicina al Primo Tempio che sia stata finora scoperta nella città di Davide.
Negli scavi è stato anche scoperto un sigillo personale ebraico della fine del Primo Tempio. Il sigillo è costituito da una pietra semi preziosa sulla quale è inciso il nome del suo proprietario: "Appartenente a Matanyahu figlio di Ho", il resto della scritta è stato abraso.
Sin dagli inizi dello scavo in questa zona di Gerusalemme, gli archeologi hanno stabilito che la terra rimossa sarebbe stata setacciata accuratamente ed i materiali recuperati sarebbero stati esaminati. E' stato proprio grazie ad uno di questi meticolosi processi di vagliatura che è stato scoperto il piccolo sigillo. La gente utilizzava moltissimo i sigilli personali, durante l'epoca del Primo Tempio, per porre soprattutto una firma sulle missive. Spesso i sigilli venivano forgiati ad anello e servivano essenzialmente ad identificare il loro proprietario.
Secondo Eli Shukron, direttore degli scavi per conto della Israel Antiquities Authority, "il nome Matanyahu, come il nome Netanyahu, significa 'dato a Dio'. Questi nomi sono menzionati più volte nella Bibbia e sono tipici del Regno di Giuda, alla fine del periodo del Primo Tempio, tra la fine dell'VIII secolo a.C. ed il 586 a.C.. Trovare un sigillo del periodo del Primo Tempio ai piedi delle mura del Monte del Tempio è una cosa molto rara ed emozionante. Si tratta di una sorta di saluto lasciato qui da un uomo di nome Matanyahu che visse qui più di 2700 anni fa. Abbiamo anche trovato frammenti di vasellame caratteristico del periodo sul pavimento dell'edificio che stiamo scavando, al di sotto del quale c'è il canale di drenaggio, ed anche una pietra caduta e le tracce di un incendio".
Negli scavi è stato anche scoperto un sigillo personale ebraico della fine del Primo Tempio. Il sigillo è costituito da una pietra semi preziosa sulla quale è inciso il nome del suo proprietario: "Appartenente a Matanyahu figlio di Ho", il resto della scritta è stato abraso.
Sin dagli inizi dello scavo in questa zona di Gerusalemme, gli archeologi hanno stabilito che la terra rimossa sarebbe stata setacciata accuratamente ed i materiali recuperati sarebbero stati esaminati. E' stato proprio grazie ad uno di questi meticolosi processi di vagliatura che è stato scoperto il piccolo sigillo. La gente utilizzava moltissimo i sigilli personali, durante l'epoca del Primo Tempio, per porre soprattutto una firma sulle missive. Spesso i sigilli venivano forgiati ad anello e servivano essenzialmente ad identificare il loro proprietario.
Secondo Eli Shukron, direttore degli scavi per conto della Israel Antiquities Authority, "il nome Matanyahu, come il nome Netanyahu, significa 'dato a Dio'. Questi nomi sono menzionati più volte nella Bibbia e sono tipici del Regno di Giuda, alla fine del periodo del Primo Tempio, tra la fine dell'VIII secolo a.C. ed il 586 a.C.. Trovare un sigillo del periodo del Primo Tempio ai piedi delle mura del Monte del Tempio è una cosa molto rara ed emozionante. Si tratta di una sorta di saluto lasciato qui da un uomo di nome Matanyahu che visse qui più di 2700 anni fa. Abbiamo anche trovato frammenti di vasellame caratteristico del periodo sul pavimento dell'edificio che stiamo scavando, al di sotto del quale c'è il canale di drenaggio, ed anche una pietra caduta e le tracce di un incendio".
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