Stele funeraria di Titia Prima |
Sarsina entrò in contatto con i Romani nel 266 a.C.. Questi ultimi le lasciarono una certa autonomia e le garantirono lo status di civitas foederata. Questo fece sì che, durante la guerra tra Galli e Romani, nel 225 a.C., Sarsina e gli Umbri fornissero all'esercito dell'Urbe 20.000 soldati. Un illustre cittadino di Sarsina fu il commediografo e poeta Tito Maccio Plauto (254 a.C.).
Nel I secolo a.C. Sarsina, oramai municipium, venne riorganizzata urbanisticamente e architettonicamente e dotata di una cinta muraria. Il municipium di Sarsina ospitava prevalentemente liberti divenuti imprenditori, che contribuirono notevolmente al benessere cittadino. Ben presto il municipium venne inserito nella circoscrizione amministrativa della Regio VI Umbria, in virtù delle origini della sua popolazione.
Nel III secolo d.C. Sarsina intratteneva solidi rapporti con il porto di Ravenna. Verso la fine dello stesso secolo, la città subì violente devastazioni a causa delle incursioni di popolazioni barbariche, archeologicamente rintracciabili nei segni di incendio riscontrati sui pavimenti musivi di alcune abitazioni.
Paliotto d'altare dell chiesa di San Vicinio |
Uno scavo archeologico del 1988 portò al recupero di numerosi reperti pertinenti una domus di un certo livello, edificata in un isolato posto al centro della città romana. L'abitazione, della quale sono stati scavati tre ambienti, risale al I secolo a.C. ed ha subito un restauro nel II secolo d.C.. Nel III secolo d.C. un incendiò devastò l'edificio, le pareti crollarono proteggendo, in tal modo, parte della pavimentazione musiva e di alcune suppellettili domestiche. Il mosaico recuperato è in tessere bianche e nere e raffigura un tritone trainato da un ippocampo e accompagnato da un delfino. Al centro, in un riquadro, la figura policroma di Ercole ebbro sorretto da un satiro.
Risale al 1927, invece, la scoperta del monumento funerario di M. A. Obulacco, ritrovato nella necropoli di Pian di Bezzo, non lontana dalla città. Negli anni '30 il monumento venne rimontato ed utilizzato come memoria dei caduti.
La chiesa di San Vicinio |
Alcune porzioni della cinta muraria di età romana si trovano sotto la cortina muraria medioevale, lungo il lato orientale della città, il basamento di una torre, invece, si trova sotto la cosiddetta Casa di Plauto.
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