Tazza potoria da Cahokia |
Le antiche popolazioni precolombiane degli Stati Uniti, vissute nella città di Cahokia 700-900 anni fa, usavano consumare una "bevanda nera", a base di caffeina estratta da foglie di agrifoglio che crescevano a centinaia di chilometri di distanza dal sito di Cahokia. Il consumo di questa bevanda, secondo i ricercatori, aveva un significato rituale e religioso allo stesso tempo.
La scoperta si deve ad una squadra di archeologi ed antropologi dell'Università dell'Illinois, del New Messico, del Millsaps College del Mississippi e dell'Hershey Technical Center della Pennsylvania. Gli studiosi hanno campionato dei residui vegetali trovati all'interno di antichi e rari bicchieri cilindrici Cahokiani. Sono stati trovati diversi marcatori biochimici, quali la caffeina, in percentuale spropositata rispetto a quelli rinvenuti in altri vasi potori del sud-est degli Stati Uniti. I bicchieri esaminati risalgono al 1050-1250 e sono stati trovati in siti rituali nei dintorni di Cahokia.
Questa scoperta apre le porte a diverse e ampie considerazioni sul comportamento religioso e simbolico nella civiltà Cahokia. Inoltre sono indice della presenza di una fitta rete commerciale tra Cahokia e gli altri insediamenti del continente nordamericano, in particolare quelli del sud-est. I manufatti ritrovati sono la prova che vi fu anche un vasto movimento di emigrazione, oltre che un intenso scambio di merci, tra le varie località indiane americane.
I bicchieri Cahokia sono considerati di produzione locale. Si tratta di piccoli vasi cilindrici con un'ansa su un lato ed una sorta di labbro sull'altro. Molti di loro sono scolpiti con simboli che rappresentano l'acqua ed il mondo sotterraneo. L'agrifoglio Yaupon, utilizzato per trarne la bevanda rituale, contiene livelli molto elevati di caffeina, pari a sei volte quelli del caffè forte. L'assunzione di questa bevanda in grandi quantità, come risulta dai resoconti pervenuti sino a noi, provoca vomito ed è considerata intenzionale in un rituale di purificazione che solitamente veniva svolto prima di battaglie o eventi importanti.
La città di Cahokia contava, nel momento del suo massimo splendore, tra il XII e il XIII secolo d.C., 50.000 abitanti. E' stata il più grande insediamento preistorico del Nord America e del Nord Messico. Il suo declino e la sua improvvisa scomparsa rimangono tuttora un mistero per gli studiosi. Nonostante questo, però, l'influenza di Cahokia sull'arte, la religione e l'architettura si può ritrovare anche in insediamenti lontani come quelli in Alabama, Arkansas, Luoisiana e Wisconsin.
Cahokia si trova in Illinois, sulle rive del Mississippi, vicino St. Luois. E' considerata il più grande sito archeologico della cultura Mississippiana detta, più frequentemente, Cahokiana. La costruzione delle colline che la caratterizzano iniziò nel 1050. Gli abitanti non hanno lasciato testimonianze scritte ed il nome antico della città resta un mistero come la scomparsa della civiltà che l'abitava. Il nome Cahokia fa riferimento ad un clan di Illiniwek che, in un periodo successivo, abitavano la regione.
Il centro cerimoniale di Cahokia è conosciuto come Monk's Mound, struttura imponente a quattro terrazze, alte 30,5 metri. Gli scavi hanno permesso di ritrovare i resti di un grande edificio, forse un tempio o, piuttosto, la residenza del capo tribù, visibile da ogni punto della città, data la considerevole altezza di 15 metri. Ad est di Monk's Mound si trova Woodhenge, un cerchio di pali utilizzato per l'osservazione astronomica di solstizi ed equinozi. Degli originari 120 tumuli, ne sopravvivono attualmente solo 80 e Monk's Mound è il più grandi di essi.
Durante gli scavi di una collina sepolcrale a sud di Monk's Mound, gli archeologi hanno ritrovato i resti di un uomo di circa quarant'anni, probabilmente un capo Cahokiano. L'uomo venne deposto su un letto di oltre 20.000 conchiglie marine a formare il disegno di un falco, la cui testa appare sotto il cranio del defunto e le cui ali si trovano sotto le braccia e le gambe. Il guerriero-falco o uomo-uccello, è un'immagine piuttosto comune nella cultura Cahokiana. A poca distanza venne anche rinvenuto un deposito pieno di punte di freccia in differenti materiali e forge. Le frecce appartengono a quattro tipi differenti, ognuno dei quali proviene da una diversa area geografica, a dimostrazione della rete commerciale intessuta efficacemente dai Cahokiani.
Altri 250 scheletri vennero estratti dal medesimo luogo dove fu trovata la sepoltura del guerriero-falco. Molti erano stati deposti in fosse comuni, altri mancavano di mani e testa, il che ha fatto pensare a sacrifici umani. In uno dei "cimiteri" sono stati ritrovati i resti di giovani donne che si è pensato essere vergini sacrificate al dio sole. La maggior parte dei 260 scheletri femminili, analizzati, hanno rivelato che le donne avevano intorno ai venti anni, al momento della morte. Uno studio ha accertato che le poverette furono sepolte vive. Al contrario degli scheletri di individui maschili, quelli appartenenti ad individui di sesso femminile non presentano lesioni o altri tipi di traumi. Si pensa, dunque, che prima della sepoltura possano essere state drogate.
La scoperta si deve ad una squadra di archeologi ed antropologi dell'Università dell'Illinois, del New Messico, del Millsaps College del Mississippi e dell'Hershey Technical Center della Pennsylvania. Gli studiosi hanno campionato dei residui vegetali trovati all'interno di antichi e rari bicchieri cilindrici Cahokiani. Sono stati trovati diversi marcatori biochimici, quali la caffeina, in percentuale spropositata rispetto a quelli rinvenuti in altri vasi potori del sud-est degli Stati Uniti. I bicchieri esaminati risalgono al 1050-1250 e sono stati trovati in siti rituali nei dintorni di Cahokia.
Questa scoperta apre le porte a diverse e ampie considerazioni sul comportamento religioso e simbolico nella civiltà Cahokia. Inoltre sono indice della presenza di una fitta rete commerciale tra Cahokia e gli altri insediamenti del continente nordamericano, in particolare quelli del sud-est. I manufatti ritrovati sono la prova che vi fu anche un vasto movimento di emigrazione, oltre che un intenso scambio di merci, tra le varie località indiane americane.
Monk's Mound |
La città di Cahokia contava, nel momento del suo massimo splendore, tra il XII e il XIII secolo d.C., 50.000 abitanti. E' stata il più grande insediamento preistorico del Nord America e del Nord Messico. Il suo declino e la sua improvvisa scomparsa rimangono tuttora un mistero per gli studiosi. Nonostante questo, però, l'influenza di Cahokia sull'arte, la religione e l'architettura si può ritrovare anche in insediamenti lontani come quelli in Alabama, Arkansas, Luoisiana e Wisconsin.
Ricostruzione della sepoltura dell'uomo-falco di Cahokia |
Il centro cerimoniale di Cahokia è conosciuto come Monk's Mound, struttura imponente a quattro terrazze, alte 30,5 metri. Gli scavi hanno permesso di ritrovare i resti di un grande edificio, forse un tempio o, piuttosto, la residenza del capo tribù, visibile da ogni punto della città, data la considerevole altezza di 15 metri. Ad est di Monk's Mound si trova Woodhenge, un cerchio di pali utilizzato per l'osservazione astronomica di solstizi ed equinozi. Degli originari 120 tumuli, ne sopravvivono attualmente solo 80 e Monk's Mound è il più grandi di essi.
Ricostruzione della città di Cahokia |
Altri 250 scheletri vennero estratti dal medesimo luogo dove fu trovata la sepoltura del guerriero-falco. Molti erano stati deposti in fosse comuni, altri mancavano di mani e testa, il che ha fatto pensare a sacrifici umani. In uno dei "cimiteri" sono stati ritrovati i resti di giovani donne che si è pensato essere vergini sacrificate al dio sole. La maggior parte dei 260 scheletri femminili, analizzati, hanno rivelato che le donne avevano intorno ai venti anni, al momento della morte. Uno studio ha accertato che le poverette furono sepolte vive. Al contrario degli scheletri di individui maschili, quelli appartenenti ad individui di sesso femminile non presentano lesioni o altri tipi di traumi. Si pensa, dunque, che prima della sepoltura possano essere state drogate.
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