Uno dei frammenti di ceramica ritrovati nell'insediamento miceneo di Zambrone |
Un gruppo di archeologi guidati da Reinhard Jungh, dell'Università di Salisburgo e da Marco Pacciarelli, dell'Università di Napoli, hanno riportato alla luce un insediamento di epoca micenea nei pressi di Zambrone, in Calabria.
Questo ritrovamento è estremamente importante perché si tratta della prima testimonianza in assoluto della presenza micenea in Calabria, presenza che, fino a questo momento, era stata solo ipotizzata. Ora gli archeologi stanno pensando ai prossimi scavi alla ricerca di un porto, infrastruttura necessaria al diretto contatto con le città della Grecia antica.
Il sito miceneo è stato scoperto nei pressi della stazione ferroviaria di Zambrone. "Fino ad oggi si è sempre pensato che il mar Ionio fosse il luogo di contatto privilegiato dai Greci. - Ha affermato il professor Jung. - Questa scoperta smentisce in maniera inequivocabile tale assunto." Il responsabile degli scavi a Zambrone ha anche aggiunto che sono stati riconosciuti i resti di una fortificazione, oltre ad essere stati ritrovati frammenti di ceramica piuttosto significativa.
Questo ritrovamento è estremamente importante perché si tratta della prima testimonianza in assoluto della presenza micenea in Calabria, presenza che, fino a questo momento, era stata solo ipotizzata. Ora gli archeologi stanno pensando ai prossimi scavi alla ricerca di un porto, infrastruttura necessaria al diretto contatto con le città della Grecia antica.
Il sito miceneo è stato scoperto nei pressi della stazione ferroviaria di Zambrone. "Fino ad oggi si è sempre pensato che il mar Ionio fosse il luogo di contatto privilegiato dai Greci. - Ha affermato il professor Jung. - Questa scoperta smentisce in maniera inequivocabile tale assunto." Il responsabile degli scavi a Zambrone ha anche aggiunto che sono stati riconosciuti i resti di una fortificazione, oltre ad essere stati ritrovati frammenti di ceramica piuttosto significativa.
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