Il fasciame della nave ritrovata ad Antibes |
E' stato ritrovato, in Francia, un relitto di nave romana tra i meglio conservati del paese. Il relitto è ritornato alla luce durante uno scavo ad Antibes, in Costa Azzurra, mirato alla costruzione di un parcheggio sul sito dove, un tempo, sorgeva il porto romano di Antipolis.
Lo scafo della nave, di più di 15 metri di lunghezza, è in ottime condizioni. Sono visibili tuttora le tracce lasciate dalla sega e dallo scalpello sul legno. Il terreno dove si è conservato il relitto era impregnato d'acqua, cosa che ha consentito al reperto di giungere fino ai nostri giorni praticamente quasi intatto.
Lo scafo appartiene ad una nave mercantile di epoca imperiale, originariamente lunga 22 metri, affondata nel II o III secolo d.C. nel porto di Antipolis. Il fondo dell'imbarcazione era piatto ed era dotata di vela quadra sospesa ad un albero, sfortunatamente non giunto fino a noi. Navi come questa potevano trasportare fino a 100 tonnellate di carico, anche se ve n'erano di altre, come le navi che dall'Egitto portavano il grano fino a Roma, in grado di sopportare un carico di 400 tonnellate.
I resti dell'imbarcazione romana saranno presto smantellati e il legno trattato affinché non si dissolva, poi il prezioso reperto sarà donato alla città di Antibes. Gli archeologi pensano che la nave sia stata volutamente affondata nel porto di Antinopolis, per servirsene come una sorta di pontile.
Lo scafo della nave, di più di 15 metri di lunghezza, è in ottime condizioni. Sono visibili tuttora le tracce lasciate dalla sega e dallo scalpello sul legno. Il terreno dove si è conservato il relitto era impregnato d'acqua, cosa che ha consentito al reperto di giungere fino ai nostri giorni praticamente quasi intatto.
Lo scafo appartiene ad una nave mercantile di epoca imperiale, originariamente lunga 22 metri, affondata nel II o III secolo d.C. nel porto di Antipolis. Il fondo dell'imbarcazione era piatto ed era dotata di vela quadra sospesa ad un albero, sfortunatamente non giunto fino a noi. Navi come questa potevano trasportare fino a 100 tonnellate di carico, anche se ve n'erano di altre, come le navi che dall'Egitto portavano il grano fino a Roma, in grado di sopportare un carico di 400 tonnellate.
I resti dell'imbarcazione romana saranno presto smantellati e il legno trattato affinché non si dissolva, poi il prezioso reperto sarà donato alla città di Antibes. Gli archeologi pensano che la nave sia stata volutamente affondata nel porto di Antinopolis, per servirsene come una sorta di pontile.
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