giovedì 18 ottobre 2012

Il papiro della discordia

Il papiro con il cosiddetto Vangelo della moglie di Gesù
Certamente il frammento di papiro che fa cenno alla "moglie di Gesù" è la star di questa fine 2012. Si tratta di un frammento piuttosto controverso, che molti studiosi ritengono essere un falso. Qualora così fosse, rimane il fatto che si tratta di uno straordinario racconto, stilato da un dilettante che deve conoscere sufficientemente bene le lingue parlate all'epoca del Cristo, tanto bene da ingannare persino i più quotati esperti mondiali.
Uno degli argomenti più convincenti a supporto della falsità del frammento di papiro è stato portato da Andrew Bernhard, laureato all'Università di Oxford, che ha segnalato pubblicamente le somiglianze tra il Vangelo della moglie di Gesù e il Vangelo copto di Tommaso. Sono somiglianze che comprendono errori grammaticali ed interruzioni di linea che si trovano, identiche, nel Vangelo di Tommaso.
Queste anomalie grammaticali suggeriscono che l'autore del Vangelo della moglie di Gesù, secondo Bernhard, sia qualcuno che non ha molta dimestichezza con il copto, l'antica lingua dei primi cristiani che vivevano in Egitto. Le interruzioni di linea, invece, sembrano suggerire che il Vangelo sia una sorta di patchwork, ottenuto da singole parole e frasi pescate nel Vangelo di Tommaso. La prova definitiva che il Vangelo della moglie di Gesù è un falso, però, deve venire dall'analisi chimica dell'inchiostro e del papiro. Gli studiosi temono che il contraffattore sia una persona che possa essersi servita di traduzioni on-line del Vangelo di Tommaso.
Aspettiamo, dunque, ulteriori testi per la conferma o la smentita dell'autenticità di questo straordinario documento.

9 commenti:

Lapenna Daniele ha detto...

Errori che mi ricordano quelli presenti nella stanza sita sulla sommita della Camera del Re della grande Piramide.
C'è scritto Cheope, ma l' ha scritta il bravo archeologo inglese, e non Chepe in persona.

Falsi d' autore!
( avrei sperato fosse vero questo papiro )

Em Hotep ha detto...

Onestamente l'avevo sperato anche io. Ma non demordo. Molte tradizioni riportano che i Rabbi (e Gesù lo era) erano necessariamente sposati. Avere moglie non era indice di debolezza, se mai del contrario. Continuo a credere che sia possibile che Maria Maddalena fosse la moglie di Gesù. Non è forse vero che Cristo doveva provare tutte le varie sfumature della natura umana? A parte questo, quanti documenti sono stati bruciati, nascosti, distrutti in mille modi diversi? La chiesa delle origini ha costruito un mito e in questo mito, temo, non c'era posto per una moglie...

Lapenna Daniele ha detto...

Ci sono solo i Vangeli Apocrifi, testi che descrivono un Gesù umano,
normale, appunto, uomo.
Che sia esistito o meno, negli scritti rimane un uomo e non un Dio.
Così come il povero Buddha, trasmormato in una specie di divinità, lui
che invitava a non immischiare la propria mente nei dogmi,
e cercava di non rispondere a domande insidiose per non lasciar intendere
alle persone che il suo insegnamento era un dogma.
Cosa che infatti non era.

Em Hotep ha detto...

Ho sempre pensato che abbiamo bisogno del trascendente. Non ha senso, altrimenti, creare divinità sin dalle epoche più remote. Abbiamo bisogno di credere in qualcosa che continui oltre questa vita, di credere che non tutto finisce qui.
Ma la religione, alla fine, qualunque età abbia e qualunque popolo l'abbia partorita, finisce per diventare lo strumento per consacrare il potere di pochi su molti. Ed ecco che si inventano riti, peccati, assoluzioni necessarie, dogmi e quant'altro.
La religione è, in sé e per sé, frutto del bisogno umano: bisogno di credere e bisogno di esercitare il potere. Ma questo, ovviamente, non vuol dire che Dio non esista...

Lapenna Daniele ha detto...

Beh, per molti può essere una aiuto, per altri no, ma spesso conduce a stili di vita
concretamente non utili.
Molti riti ed usanze si sono impantanate in situazioni che hanno affossato ancor di più i popoli. Come in molti Paesi africani dove i santoni consigliavano, per tenere lontani i demoni, di procreare: la famiglia più numerosa porta all' allontanamento del demonio.
E sappiamo con la povertà che c'è, non verrà il demonio, ma problemi per la scarsità di cibo sì.

Una cosa positiva però va alla religione. Grazie ad essa sono stati conservati miti, storie ed anche monumenti, statue, cose che forse, se non erano oggetto di culto, avremmo perso per sempre.

Em Hotep ha detto...

La religione ebraica e, in certo qual modo, quella cristiana sono debitrici della cultura e della religione mesopotamica (ricordiamoci che i famosi Magi evangelici erano probabilmente astronomi Caldei!) e della cultura e religione egizia (Mosè era a tutti gli effetti un egizio. Alcuni lo vogliono sacerdote di Aton costretto ad emigrare altrove alla morte di Akhenaton) con molti riferimenti alle culture semitiche dei paesi confinanti dell'antico Israele. Il freddo occhio della scienza analizza criticamente il contesto in cui si sono sviluppate le religioni. Penso che la trascendenza - necessaria agli umani - esuli dall'analisi scientifica.
La religione, in particolare quella romana, che "adottava" anche culti stranieri, ha permesso di preservare credenze e substrati mitici di altri credi. Forse, per quel che riguarda l'opera di conservazione, il cristianesimo è stato un veicolo "inconsapevole" perché non ci si è pienamente resi conto che, adottando certi miti e trasformandoli in santi/beati o quant'altro, si lasciava comunque un indizio del passato. E, è mia opinione, non penso che i cristiani intendessero permettere che il paganesimo sopravvivesse. L'hanno dimostrato con l'inusitata crudeltà con cui effettuarono diverse persecuzioni (di cui raramente si parla) ai danni dei pagani. Per non parlare delle crociate per liberare il Santo Sepolcro o per punire gruppi di eretici (mi vengono i mente i Catari)...

Lapenna Daniele ha detto...

E beati coloro che credono ancora che a Natale nasce Gesù!
Feste prelevate da culti pagani e storie egizio-mesopotamiche.

Infatti io penso che le religioni siano state utili ( inconsapevolmente ) solo a quello.
Per il resto, tra stragi e pensieri di convicimento per rendere la vita più complicata
a vantaggio dei capi religiosi, è tutto da cestinare. E da fare "svuota cestino".
Non ci sono prove della Bibbia, tranne che forse per catastrofi antiche.
Ma solo perché gli stessi racconti sono presenti in tutte le antiche civiltà.
Per il resto, che sia tutto vero lo dicono i capi dei dogmi.
E beati i creduloni che ci credono senza chiedersi mai il perché.

Em Hotep ha detto...

A volte ho il "sospetto" (mica, poi, tanto peregrino) che le religioni siano funzionali a ben precise dinamiche politiche e di potere. In realtà si "addomestica" l'ultramondano per spianarsi la strada del potere e del denaro nel mondano. Si gabbano, sostanzialmente, i propri simili per mungerli per bene e renderli pronti a qualsiasi cosa in nome di un dio che - se fosse superiore alla natura umana - certamente non sarebbe in grado di compiere tante e tali meschinità e violenze.
La fede è un'altra cosa. E' indipendente dalla religione. E nella fede, credo, c'è quella non difformità che, viceversa, nella religione porta necessariamente a distinguere tra cristiani, musulmani, buddisti, animisti e via elencando.

Lapenna Daniele ha detto...

Non è sospetto, è realtà.
Leva pure le apicette! :D

La fede è un concetto strano, complicato, che spesso non ha niente a che vedere con molti movimenti religiosi.
Vedi il Buddhismo. Non è una religione. Non c'è una fede, né un credo.
Non c'è neanche un termine per descriverlo.

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