domenica 11 novembre 2012

Ancora sigilli egizi (e non solo) a Gerusalemme

Lo scarabeo ritrovato negli scavi della zona di Ophel
Un altro scarabeo egizio è stato ritrovato a Gerusalemme. Si tratta di una sorta di sigillo datato al X secolo a.C. ed è stato rinvenuto negli scavi effettuati nella zona di Ophel, a sud del Monte del Tempio ebraico (l'islamico Haram Ash-Sharif).
Gli archeologi israeliani stanno lavorando sotto la direzione del dottor Eilat Mazar, dell'Università Ebraica, in collaborazione con un gruppo di archeologi e studenti dell'Armstrong College americano. Lo scarabeo ritrovato è in ematite verde, grande quanto una moneta ed è stato utilizzato, in passato, per imprimere nell'argilla fresca un sigillo per documenti. Un lato del sigillo riporta l'effige del famoso scarabeo stercorario, oggetto di adorazione nell'Antico Egitto; l'altro lato presenta una figura di ariete, simbolo di Ra.
La domanda che si stanno ponendo, ora, gli archeologi è quanto il culto egizio di Ra possa aver avuto diffusione ed influenza nella Gerusalemme del X secolo a.C., quando governava re Salomone. Infatti il reperto è stato ritrovato all'interno della città antica. Si sa che Salomone sposò una principessa egiziana, forse fu lei a portare a Gerusalemme usanze e culti della sua terra.
Nella stessa zona dove è stato rinvenuto lo scarabeo, sono emersi i resti di numerosi bagni rituali, la cui palnimetria è ancora intatta. La presenza di gradini in discesa, le dimensioni ragguardevoli, l'architettura e la loro prossimità al Monte del Tempio fanno pensare al tipico mikveh, una vasca per bagno ad immersione utilizzata dai pellegrini ebrei per bagni rituali prima della partecipazione alle attività del Tempio. Uno di questi bagni, molto grande, fu costruito in modo tale che i pellegrini dovessero risalire a piano terra prima di entrare nel bagno.

3 commenti:

Il Censore ha detto...

«La domanda che si stanno ponendo, ora, gli archeologi è quanto il culto egizio di Ra possa aver avuto diffusione ed influenza nella Gerusalemme del X secolo a.C., quando governava re Salomone. Infatti il reperto è stato ritrovato all'interno della città antica. Si sa che Salomone sposò una principessa egiziana, forse fu lei a portare a Gerusalemme usanze e culti della sua terra.»

Oppure, come dicono altri archeologi, Salomone è una figura mitologica e la Palestina del X secolo era sotto dominio egiziano...

Em Hotep ha detto...

Potrebbe essere. Del resto si è detto lo stesso di Omero.
Tempo fa apparve, in un trafiletto di poche righe, più o meno quello che tu hai scritto, vale a dire che gli ebrei avrebbero origini egizie e che sono i discendenti di sacerdoti e devoti al culto dell'Aton, cacciati da Akhetaton alla morte di Akhenaton. A questo gruppo di "irriducibili" sarebbe stata data la possibilità di crearsi altrove una nuova vita e, partendo, essi portarono via con sé molte delle ricchezze dei templi, tra i quali la famosa arca...
Del resto l'inno all'Aton scritto da Akhenaton ha sorprendenti punti di contatto con il Salmo 104 dell'Antico Testamento... qualcosa di vero ci sarà in quella che molti chiamano "fantarcheologia"...

Il Censore ha detto...

Io mi riferisco all'archeologia vera, quella, per esempio, che sta alla base dei libri del prof. Liverani (Oltre la Bibbia, Storia antica di Israele, Laterza); la teoria degli ebrei discendenti dai fedeli di Aton cacciati dall'Egitto risale almeno a Freud, ed è destituita di fondamento, in quanto anche l'Esodo è mitologico.

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