Il mosaico romano venduto alla Germania nel 1941 |
Nel 1676 fu scavato un importante mosaico romano, che lasciò l'Italia nel 1941 poiché Hitler lo aveva voluto per il museo di Linz, mai creato. Il mosaico è rimasto in Germania. La scena principale raffigura il ratto di Europa, proviene da Praeneste, Palestrina, e nel 1691 era esposto a Palazzo Barberini.
Il mosaico fu venduto nel 1941 da un antiquario e dal 1968 si trova al Landsmuseum di Oldenburg, Bassa Sassonia. Dal momento che è stato venduto dai Barberini, la Germania non ha certo l'intenzione di restituirlo, tanto più che è stato "esportato" con tanto di licenza.
Il capolavoro è stato scavato, come spiega la dottoressa Sandra Gatti, che dirige il museo di Palestrina e l'Ufficio esportazione di Roma "dai propilei della città, nella parte bassa" ed è un quadrato di 84 centimetri per lato. Si dice che a scoprirlo fosse un tale Stefano Fantoni Castruccio, che lo consegnò al cardinale Carlo Barberini.
Il mosaico, durante la guerra, arrivò a Monaco, destinato, come scritto, ad Hitler. A guerra finita gli Alleati lo conservano, con altre opere destinate al Fuhrer, in un'ex miniera di sale per poi consegnarlo al ministero delle Finanze, dal momento che non si era rintracciato il precedente proprietario. Dopo un periodo di buio, nel 1964 una speciale commissione prende determinate decisioni riguardo a quei beni, come, appunto, il mosaico, con un oscuro passato. Per quel che riguarda il mosaico, nel 1968 le Finanze lo concendono, in prestito gratuito senza scadenza, al museo di Oldenburg, dove attualmente è custodita.
Il mosaico fu venduto nel 1941 da un antiquario e dal 1968 si trova al Landsmuseum di Oldenburg, Bassa Sassonia. Dal momento che è stato venduto dai Barberini, la Germania non ha certo l'intenzione di restituirlo, tanto più che è stato "esportato" con tanto di licenza.
Il capolavoro è stato scavato, come spiega la dottoressa Sandra Gatti, che dirige il museo di Palestrina e l'Ufficio esportazione di Roma "dai propilei della città, nella parte bassa" ed è un quadrato di 84 centimetri per lato. Si dice che a scoprirlo fosse un tale Stefano Fantoni Castruccio, che lo consegnò al cardinale Carlo Barberini.
Il mosaico, durante la guerra, arrivò a Monaco, destinato, come scritto, ad Hitler. A guerra finita gli Alleati lo conservano, con altre opere destinate al Fuhrer, in un'ex miniera di sale per poi consegnarlo al ministero delle Finanze, dal momento che non si era rintracciato il precedente proprietario. Dopo un periodo di buio, nel 1964 una speciale commissione prende determinate decisioni riguardo a quei beni, come, appunto, il mosaico, con un oscuro passato. Per quel che riguarda il mosaico, nel 1968 le Finanze lo concendono, in prestito gratuito senza scadenza, al museo di Oldenburg, dove attualmente è custodita.
Nessun commento:
Posta un commento