domenica 23 dicembre 2012

Non c'è niente di nuovo sotto il sole...

Urkesh, in Siria
Un'interessante ricerca degli studiosi dell'Università di Sheffield ha rivelato sorprendenti parallelismi tra il mondo moderno e quello dell'Età del Bronzo in Siria, quali il declino urbano, la caduta dell'élite al potere e la siccità.
Il Dottor Ellery Frahm, del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Sheffield, ha fatto quest'importante scoperta mentre studiava gli strumenti di ossidiana - un tagliente vetro di origine vulcanica - realizzati nella regione mesopotamica circa 4200 anni fa.
Il Dottor Frahm ha utilizzato, per la sua ricerca, i manufatti rinvenuti nel sito archeologico di Tell Mozan, noto, nell'antichità, con il nome di Urkesh. Grazie a questi strumenti gli è stato possibile tracciare le rotte commerciali e sociali delle città siriane dell'Età del Bronzo. Ed è stato anche possibile allo studioso accertarne la caduta e la scomparsa a causa di eventi naturali quali la siccità e i cambiamenti climatici.
Lama di ossidiana dall'antica Urkesh
La caduta dell'impero accadico, a detta del Dottor Frahm, ha molti parallelismi con l'attuale situazione in Siria. Gli studiosi pensano che l'impero accadico andò via via militarizzandosi e concluse nella violenza il suo periodo di dominio nella regione. Attualmente l'agricoltura nel nordest siriano dipende quasi per la totalità dalla quantità di pioggia, piuttosto che dall'irrigazione, come accadeva nell'Età del Bronzo. Inoltre, proprio come 4000 anni fa, la popolazione è aumentata in modo preoccupante, in questa parte del Paese.
L'ossidiana di Urkesh proveniva da ben sei vulcani differenti. Durante la crisi, essa veniva estratta solamente da due o tre siti piuttosto vicini alla città. Urkesh era un centro urbano cosmopolita, visitato da moltissime persone. Il fatto che l'ossidiana provenisse solamente da due fonti vicine, suggerisce agli studiosi che alcune reti commerciali erano collassate. Una delle interpretazioni offerte dagli archeologi è che il governo regionale dell'impero accadico abbia indotto Urkesh a specializzarsi in un determinato campo economico. Con i cambiamenti climatici e la fine dell'impero, gli abitanti di Urkesh avrebbero dovuto riconvertire la loro economia e la produzione locale, cercando di soddisfare i bisogni interni piuttosto che dedicarsi al commercio.

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