La mummia di Merenptah |
Sarebbe stato identificato il sarcofago più grande mai ritrovato nella Valle dei Re, in Egitto. E' quanto è stato affermato dagli archeologi che dicono di essere sul punto di terminare il riassemblaggio del sarcofago dopo più di 3000 anni da che era stato ridotto in frammenti.
Il sarcofago è stato ricavato dal granito rosso ed è stato realizzato per Merenptah, faraone egizio che sconfisse i libici ed i cosiddetti "popoli del Mare". Nella stele a suo nome, custodita nel Museo egizio del Cairo, è menzionato anche Israele per la prima volta. Alla sua morte la mummia di Merenptah è stata custodita in una serie di quattro sarcofagi in pietra.
Gli archeologi hanno monitorato nuovamente la sepoltura per riassemblare il sarcofago più esterno. Si tratta di un manufatto di più di 4 metri di lunghezza per 2,3 metri di larghezza. In origine era colorato ed il suo coperchio è ancora intatto.
Il direttore del progetto Edwin Brock, ricercatore associato presso il Royal Ontario Museum di Toronto, ha affermato che quello di Merenptah è il più grande dei sarcofagi reali sinora ritrovati. Brock ha detto che i quattro sarcofagi reali sono stati portati all'interno della sepoltura già posti uno nell'altro, con la mummia del re. Fori nel pozzo di ingresso alla sepoltura indicano l'utilizzo di pulegge e travi di legno che avevano il compito di agevolare il trasporto del sarcofago.
I sarcofagi di Merenptah sono tutti e quattro in granito a differenza della maggior parte dei sarcofagi reali. All'interno del sarcofago esterno vi era un secondo sarcofago con un un ritratto ovale che raffigura il faraone defunto. All'interno di questo secondo sarcofago vi era il terzo, che fu utilizzato, più tardi, da un altro sovrano, Psusennes I. Il quarto sarcofago, in travertino, in origine conteneva la mummia di Merenptah.
Ci sono segni di bruciatura su alcuni dei sarcofagi, attestanti l'utilizzo del fuoco per scaldare la pietra e indurne, in seguito, il rapido raffreddamento al fine di indebolire il granito dal quale sono ricavati.
Merenptah era figlio di Ramses II e nipote di Sethi I, due dei più grandi faraoni della XIX Dinastia.
Il sarcofago è stato ricavato dal granito rosso ed è stato realizzato per Merenptah, faraone egizio che sconfisse i libici ed i cosiddetti "popoli del Mare". Nella stele a suo nome, custodita nel Museo egizio del Cairo, è menzionato anche Israele per la prima volta. Alla sua morte la mummia di Merenptah è stata custodita in una serie di quattro sarcofagi in pietra.
Gli archeologi hanno monitorato nuovamente la sepoltura per riassemblare il sarcofago più esterno. Si tratta di un manufatto di più di 4 metri di lunghezza per 2,3 metri di larghezza. In origine era colorato ed il suo coperchio è ancora intatto.
Il direttore del progetto Edwin Brock, ricercatore associato presso il Royal Ontario Museum di Toronto, ha affermato che quello di Merenptah è il più grande dei sarcofagi reali sinora ritrovati. Brock ha detto che i quattro sarcofagi reali sono stati portati all'interno della sepoltura già posti uno nell'altro, con la mummia del re. Fori nel pozzo di ingresso alla sepoltura indicano l'utilizzo di pulegge e travi di legno che avevano il compito di agevolare il trasporto del sarcofago.
Coperchio del secondo sarcofago di Merenptah |
Ci sono segni di bruciatura su alcuni dei sarcofagi, attestanti l'utilizzo del fuoco per scaldare la pietra e indurne, in seguito, il rapido raffreddamento al fine di indebolire il granito dal quale sono ricavati.
Merenptah era figlio di Ramses II e nipote di Sethi I, due dei più grandi faraoni della XIX Dinastia.
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