lunedì 21 gennaio 2013

Un tumore archeologico...

La sepoltura femminile
ritrovata a Lleida
In una necropoli in Spagna, gli archeologi hanno ritrovato i resti di una donna romana, morta all'età di 30 anni circa, che presenta un tumore calcificato al bacino, un osso e quattro denti deformati incorporati al suo interno. Due dei denti erano ancora attaccati alla parete di quello che agli occhi degli archeologi e dei paleontologi era un tumore.
La donna è morta circa 1600 anni fa e soffriva di teratoma ovarico. Teratoma è un termine che deriva dal greco Teras, che vuol dire "mostro", e onkoma che vuol dire gonfiore. Il tumore riscontrato nella defunta era di circa 44 millimetri di diametro nel punto più grande. I teratomi ovarici sono tumori che si generano da cellule germinali, che formano ovuli umani e in grado di creare capelli, denti, ossa ed altre strutture. Questa è la prima volta che gli scienziati hanno scoperto questo tipo di teratoma nel mondo antico.
La defunta era sepolta in una necropoli vicino a Lleida, nella regione della Catalogna. C'erano pochissimi oggetti, nel suo corredo funebre: alcune piastrelle (tegulae), poste sul suo corpo a formare un tetto a doppio spiovente. Non si trattava di una persona ricca e importante ma, piuttosto, di un'appartenente ad una classe sociale piuttosto bassa.
I ricercatori hanno affermato che la donna potrebbe non aver mai avuto sintomi del male del quale soffriva che, pur essendo un tumore benigno, l'ha uccisa.

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