venerdì 8 febbraio 2013

Strane piramidi in Nubia

Sedeinga, piramidi con cerchi al loro interno(Foto: Vincent Francigny)
Almeno 35 piccole piramidi, unitamente ad una necropoli, sono state scoperte in un sito, Sedeinga, situato in Sudan.
Il sito è stato scoperto tra il 2009 e il 2012 ed ha subito sorpreso gli archeologi per la densità delle piramidi. Nella sola stagione archeologica del 2011 gli archeologi hanno riportato alla luce 13 piramidi in 500 metri quadrati di superficie. Le piramidi risalgono a circa 2000 anni fa, durante il periodo delle dinastie di Kush, in Nubia. Kush confinava con l'Egitto.
A Sedeinga la costruzione delle piramidi continuò per secoli. "La densità è enorme", ha affermato Vincent Francigny, ricercatore associato del Museo Americano di Storia Naturale di New York, riferendosi alle piramidi.
Le piramidi più grandi hanno le basi di circa 7 metri di larghezza. La piramide più piccola è quella nella quale è stato sepolto un bambino: aveva 75 centimetri di lunghezza. Si pensa che la parte superiore delle piramidi sia stata decorata con una chiave di volta rappresentante un uccello o un fiore di loto e sulla cima delle piramidi fosse collocato la raffigurazione di un globo solare.
Sedeinga, bambino sepolto con un collare
(Foto: Vincent Francigny)
Tra le scoperte fatte dagli archeologi vi è quella di una sorta di cerchio, che collegava gli angoli interni delle piramidi. Il disegno delle piramidi, dicono gli studiosi, somiglia ad un giardino alla francese. Probabilmente il modello piramidale, mutuato dall'Egitto classico, ha finito per combinarsi con una forma circolare propria della tradizione locale, una sorta di tumulo.
Le sepolture poste accanto alle piramidi sono state in gran parte saccheggiate, forse già nell'antichità. I ricercatori, comunque, sono riusciti a trovare alcuni resti scheletrici e qualche manufatto.
Uno dei reperti più interessanti è sicuramente un tavolo per offerta, ritrovato tra i resti di una piramide. Sembra che vi sia rappresentata la dea Iside e il dio Anubi e presenta un'iscrizione in lingua meroitica, che consiste nella dedica ad una certa Aba-la che è stato tradotto come "nonna". Si tratta del commiato finale per una donna che è stata sepolta in una delle piramidi quasi duemila anni fa.

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