sabato 13 aprile 2013

Il Vangelo di Giuda è autentico

Prima pagina del Vangelo di Giuda
Il Vangelo di Giuda sarebbe autentico. E' stato appurato da uno scienziato che ha rivelato che un antico certificato di matrimonio egizio avrebbe una parte fondamentale nel verificare la veridicità e l'autenticità del tipo di inchiostro utilizzato nel testo.
Si tratta di uno studio effettuato dal Louvre sul testo di un matrimonio egizio, risalente allo stesso periodo in cui fu composto il misterioso testo. Il gruppo di ricercatori che si è occupato di studiare e verificare la datazione del testo egizio e di compararla con il Vangelo di Giuda è guidata dal dottor Joseph G. Barabe, microscopista della McCrone Associates. I ricercatori stanno lavorando sull'antico testo dal 2600.
Il Vangelo di Giuda è stato scoperto nel 1970 dopo circa 1700 anni nei quali se ne erano perse le tracce. Il testo è in copto egizio e Giuda non vi è dipinto come il traditore che si conosce, quanto come il più fedele seguace di Gesù, incaricato di tradirlo per realizzare la sua missione sulla terra.
Dopo aver analizzato un campione del documento, il dottor Barabe ed i suoi collaboratori hanno concluso che il Vangelo di Giuda fu scritto con un inchiostro ferrogallico, il che ha fatto pensare ad una compilazione risalente al III-IV secolo d.C.. Quel tipo di inchiostro era completamente diverso da qualsiasi cosa fosse stata analizzata prima.
Gli inchiostri ferrogallici utilizzati nel medioevo erano composti da una miscela di solfato di ferro e acidi tannici, quello utilizzato per il Vangelo di Giuda non conteneva zolfo. A questo punto è intervenuto uno studio condotto dai ricercatori del Louvre su un testo riguardante un matrimonio egizio e dei documenti catastali. Il testo era in copto e greco, risalente al III secolo d.C. ed ha rivelato che l'inchiostro utilizzato era a base di rame e non conteneva - o quasi - traccia di zolfo. Era, pertanto, molto simile all'inchiostro utilizzato per redigere il Vangelo di Giuda.
L'inchiostro ferrogallico è un tipo di inchiostro nero, generalmente a base acquosa. Dal momento che penetra nella carta in profondità, risulta pressoché indelebile. E' stato utilizzato fino al XX secolo per i costi ridotti. Il principale componente dell'inchiostro ferrogallico è il gallato di ferro (ottenuto dalla reazione di un tannino con un sale ferroso).

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