Parte del labirinto di tunnel e templi scoperto nello Yucatan |
Nella penisola dello Yucatan, in Messico, è stato individuato un labirinto di templi di pietra e di piramidi che si estende su 14 caverne, alcune delle quali sotto il livello marino. Gli archeologi si chiedono se questo complesso abbia ispirato la leggenda maya di Xibalba, dove era collocato il terribile mondo dei morti Maya.
Proprio in una caverna di questo impressionante complesso, gli archeologi hanno scoperto una strada di pietra di circa 90 metri che si interrompe di fronte ad una colonna posta davanti ad una distesa d'acqua. Probabilmente luoghi come questi, collocati nelle vicinanze di distese d'acqua, servivano allo svolgimento di complessi rituali religiosi legati alla morte, alla vita ed ai sacrifici umani.
Il complesso di caverne, tunnel e piramidi è stato scoperto nel villaggio di Tahtzibichen, vicino a Merida. Il reperto più antico ritrovato risale a 1900 anni fa. Alcune sculture recuperate durante gli scavi risalgono ad un periodo compreso tra il 750 e l'850 d.C.. Sono stati anche ritrovati resti umani e ceramiche, colonne enormi e sculture raffiguranti, presumibilmente, dei sacerdoti.
La leggenda sul mondo dell'aldilà dei Maya, descritta nel testo sacro del Popul Vuh, narra che per raggiungere Xibalba, le anime dovevano affrontare e superare un percorso intricato pieno di pipistrelli e ragni, dove colava sangue dall'alto.
William Saturno, studioso della civiltà maya della Boston University è convinto che il labirinto appena ritrovato sia stato ricostruito seguendo fedelmente quanto descritto nella leggenda di Xibalba. Per farlo gli antichi ingegneri maya dovettero immergersi e lavorare in apnea sott'acqua.
Altre entrate nel misterioso e pauroso mondo dell'aldilà maya sono state ritrovate nel nord del Guatemala e nel Belize.
Proprio in una caverna di questo impressionante complesso, gli archeologi hanno scoperto una strada di pietra di circa 90 metri che si interrompe di fronte ad una colonna posta davanti ad una distesa d'acqua. Probabilmente luoghi come questi, collocati nelle vicinanze di distese d'acqua, servivano allo svolgimento di complessi rituali religiosi legati alla morte, alla vita ed ai sacrifici umani.
Il complesso di caverne, tunnel e piramidi è stato scoperto nel villaggio di Tahtzibichen, vicino a Merida. Il reperto più antico ritrovato risale a 1900 anni fa. Alcune sculture recuperate durante gli scavi risalgono ad un periodo compreso tra il 750 e l'850 d.C.. Sono stati anche ritrovati resti umani e ceramiche, colonne enormi e sculture raffiguranti, presumibilmente, dei sacerdoti.
La leggenda sul mondo dell'aldilà dei Maya, descritta nel testo sacro del Popul Vuh, narra che per raggiungere Xibalba, le anime dovevano affrontare e superare un percorso intricato pieno di pipistrelli e ragni, dove colava sangue dall'alto.
William Saturno, studioso della civiltà maya della Boston University è convinto che il labirinto appena ritrovato sia stato ricostruito seguendo fedelmente quanto descritto nella leggenda di Xibalba. Per farlo gli antichi ingegneri maya dovettero immergersi e lavorare in apnea sott'acqua.
Altre entrate nel misterioso e pauroso mondo dell'aldilà maya sono state ritrovate nel nord del Guatemala e nel Belize.
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