Veduta dell'emiciclo della villa romana di Anguillara Sabazia |
Alle porte di Anguillara Sabazia, accanto allo stabilimento idrotermale dell'Acqua Claudia, sono ancora visibili i resti di una villa romana di notevoli dimensioni, risalente al I secolo a.C.. I resti sono stati riportati alla luce nel 1934.
La villa romana si sviluppa su tre piani collegati, il più basso dei quali ha una fronte ad emiciclo, con semicolonne, finestre e nicchie. L'esedra è fiancheggiata da due ambienti, formati da un unico vano quadrangolare, un ninfeo su due piani. Al centro dell'emiciclo si apre una porta che permette di accedere al criptoportico, anch'esso curvilineo, probabilmente coperto con travature lignee e fornito di piccole finestre che davano luce all'ambiente.
Le fontane dei ninfei e quelle dell'emiciclo traevano l'acqua da una grande cisterna di circa 23 metri di diametro, situata a nord dell'esedra. Il cisternone ha un pilone centrale e due muri concentrici, nelle sue vicinanze, nel 1981, sono emersi tratti di una strada basolata, un diverticolo della via Clodia.
Ad eccezione della grande cisterna, tutto il complesso è stato costruito in opus reticulatum di selce che permette di datare la villa intorno alla metà del I secolo a.C.
La villa romana si sviluppa su tre piani collegati, il più basso dei quali ha una fronte ad emiciclo, con semicolonne, finestre e nicchie. L'esedra è fiancheggiata da due ambienti, formati da un unico vano quadrangolare, un ninfeo su due piani. Al centro dell'emiciclo si apre una porta che permette di accedere al criptoportico, anch'esso curvilineo, probabilmente coperto con travature lignee e fornito di piccole finestre che davano luce all'ambiente.
Le fontane dei ninfei e quelle dell'emiciclo traevano l'acqua da una grande cisterna di circa 23 metri di diametro, situata a nord dell'esedra. Il cisternone ha un pilone centrale e due muri concentrici, nelle sue vicinanze, nel 1981, sono emersi tratti di una strada basolata, un diverticolo della via Clodia.
Ad eccezione della grande cisterna, tutto il complesso è stato costruito in opus reticulatum di selce che permette di datare la villa intorno alla metà del I secolo a.C.
1 commento:
Interessante!
E, nei dintorni, non ci sono altri resti di ville romane?
Posta un commento