Cranio di leone ritrovato nelle grotte di Atapuerca, in Spagna |
Gli archeologi spagnoli hanno ritrovato, recentemente, nelle grotte di Atapuerca, in Spagna, una lama in selce risalente a circa un milione e mezzo di anni fa. Si tratta del primo segno della presenza umana nel sito.
La lama è lunga circa 3 centimetri ed è stata ritrovata nello stesso luogo dove i ricercatori, nel 2007, ritrovarono un dito ed una mandibola umani risalenti a un milione e duecentomila anni fa. Questi sono considerati i resti del più antico Europeo conosciuti.
Le grotte di Atapuerca si trovano vicino alla città di Burgos e sono state oggetto di scavo a partire dal 1978. Il sito, nel 2000, è stato insignito del titolo di Patrimonio dell'Umanità. Le scoperte effettuate nelle grotte contraddicono quegli studiosi che sostengono che il popolamento dell'Europa sia avvenuto attraverso piccole ondate, da gruppi che, a poco a poco, hanno finito per estinguersi poiché non riuscivano ad adattarsi al nuovo ambiente.
Gli archeologi hanno anche ritrovato i resti di un grande orso, antenato del moderno orso bruno, unitamente a resti di altri animali tra i quali rinoceronti, cervi giganti, bisonti ed asini selvatici. Durante la stagione di scavo tuttora in corso, è stata ritrovata anche la scapola fossilizzata di un bambino di età compresa tra i 4 ed i 6 anni, vissuto circa 800.000 anni fa.
In realtà i resti del bambino erano stati già individuati nel 2005, ma giacevano all'interno di un blocco d'argilla calcificata e sono stati necessari tutti questi anni per estrarli.
La lama è lunga circa 3 centimetri ed è stata ritrovata nello stesso luogo dove i ricercatori, nel 2007, ritrovarono un dito ed una mandibola umani risalenti a un milione e duecentomila anni fa. Questi sono considerati i resti del più antico Europeo conosciuti.
Le grotte di Atapuerca si trovano vicino alla città di Burgos e sono state oggetto di scavo a partire dal 1978. Il sito, nel 2000, è stato insignito del titolo di Patrimonio dell'Umanità. Le scoperte effettuate nelle grotte contraddicono quegli studiosi che sostengono che il popolamento dell'Europa sia avvenuto attraverso piccole ondate, da gruppi che, a poco a poco, hanno finito per estinguersi poiché non riuscivano ad adattarsi al nuovo ambiente.
Gli archeologi hanno anche ritrovato i resti di un grande orso, antenato del moderno orso bruno, unitamente a resti di altri animali tra i quali rinoceronti, cervi giganti, bisonti ed asini selvatici. Durante la stagione di scavo tuttora in corso, è stata ritrovata anche la scapola fossilizzata di un bambino di età compresa tra i 4 ed i 6 anni, vissuto circa 800.000 anni fa.
In realtà i resti del bambino erano stati già individuati nel 2005, ma giacevano all'interno di un blocco d'argilla calcificata e sono stati necessari tutti questi anni per estrarli.
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