Il basamento del tempio dell'eta serviana (Foto: La Repubblica) |
(Fonte: La Repubblica) - Scoperta eccezionale nell'area sacra di Sant'Omobono di via Petroselli. Gli archeologi della Sovrintendenza capitolina dei Beni Culturali, in cooperazione con i colleghi delle Università del Michigan e del Dipartimento Studi Umanistici dell'ateneo della Calabria, durante un'operazione di ripulitura degli scavi hanno riportato alla luce i resti del muro in pietra di un tempio arcaico del VI secolo a.C., dell'età regia di Servio Tullio.
Si tratta, spiega l'archeologo Paolo Broncato, insieme al tempio di Giove Capitolino, i cui resti si trovano sotto il Campidoglio, "del più antico tempio in pietra trovato a Roma, realizzato con blocchi squadrati in stile etrusco-italico. Sono stati recuperati anche frammenti delle decorazioni. Il nuovo tempio è stato individuato dopo 4 anni di lavoro, nel centro dell'area sacra, vicino ai templi di Mater Matuta e della Fortuna".
La scoperta è stata mostrata alla stampa alla presenza dell'assessore capitolino alla Cultura, Flavia Barca. "Si tratta di un ritrovamento bellissimo - sono state le sue parole - che mostra il patrimonio eccezionale della città ma anche il valore del lavoro prezioso degli archeologi che spesso, purtroppo, non viene valorizzato. Invece sono un pezzo importantissimo dell'opera di conservazione e valorizzazione della Roma antica".
Si tratta, spiega l'archeologo Paolo Broncato, insieme al tempio di Giove Capitolino, i cui resti si trovano sotto il Campidoglio, "del più antico tempio in pietra trovato a Roma, realizzato con blocchi squadrati in stile etrusco-italico. Sono stati recuperati anche frammenti delle decorazioni. Il nuovo tempio è stato individuato dopo 4 anni di lavoro, nel centro dell'area sacra, vicino ai templi di Mater Matuta e della Fortuna".
La scoperta è stata mostrata alla stampa alla presenza dell'assessore capitolino alla Cultura, Flavia Barca. "Si tratta di un ritrovamento bellissimo - sono state le sue parole - che mostra il patrimonio eccezionale della città ma anche il valore del lavoro prezioso degli archeologi che spesso, purtroppo, non viene valorizzato. Invece sono un pezzo importantissimo dell'opera di conservazione e valorizzazione della Roma antica".
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