Scavi a Lattara, in Francia |
Forse i Galli appresero l'arte di fare il vino dagli Etruschi. L'analisi chimica di due anfore scoperte nel porto di Lattara, nel sud della Francia, ha dimostrato che il vino veniva importato già a partire dal VI secolo a.C. e poi venne prodotto a partire dal V secolo a.C. "E' la prima prova di vinificazione che abbiamo da parte dei Galli", ha affermato Patrick McGovern, archeologo biomolecolare presso l'Università della Pennsylvania a Philadelphia.
La vinificazione ebbe origine nel Medio Oriente più di 8000 anni fa e si diffuse in Egitto a partire dal 3000 a.C.. A partire dal 2200 a.C., mercanti fenici e greci commerciavano vino in tutto il Mediterraneo. Dal 600 a.C. gli Etruschi scambiavano il loro vino sulla costa francese del Mediterraneo, proprio quando i Greci fondavano la colonia di Massalia, odierna Marsiglia.
Una squadra guidata da McGovern ha esaminato i reperti archeologici rinvenuti a Lattara, utilizzando diverse tecniche tra cui la spettrometria di massa e la spettroscopia infrarossa. Tra i reperti analizzati vi sono delle anfore etrusche datate tra il 525 e il 475 a.C., scavate nei quartieri mercantili della città. E' stato riconosciuta, nelle anfore, la presenza dell'acido tartarico, indizio che vi era del vino, oltre a resina di pino ed erbe aromatiche (rosmarino e basilico) che avevano funzione di conservanti o di aromatizzanti. Nel sito sono stati individuati addirittura residui di semi e bucce di uva.
La vinificazione ebbe origine nel Medio Oriente più di 8000 anni fa e si diffuse in Egitto a partire dal 3000 a.C.. A partire dal 2200 a.C., mercanti fenici e greci commerciavano vino in tutto il Mediterraneo. Dal 600 a.C. gli Etruschi scambiavano il loro vino sulla costa francese del Mediterraneo, proprio quando i Greci fondavano la colonia di Massalia, odierna Marsiglia.
Una squadra guidata da McGovern ha esaminato i reperti archeologici rinvenuti a Lattara, utilizzando diverse tecniche tra cui la spettrometria di massa e la spettroscopia infrarossa. Tra i reperti analizzati vi sono delle anfore etrusche datate tra il 525 e il 475 a.C., scavate nei quartieri mercantili della città. E' stato riconosciuta, nelle anfore, la presenza dell'acido tartarico, indizio che vi era del vino, oltre a resina di pino ed erbe aromatiche (rosmarino e basilico) che avevano funzione di conservanti o di aromatizzanti. Nel sito sono stati individuati addirittura residui di semi e bucce di uva.
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