domenica 13 ottobre 2013

Un cervello antico di 4000 anni...

Il cervello umano ritrovato in Turchia (Foto: La Repubblica)
E' stato rinvenuto, in Turchia, perfettamente conservato, un cervello umano di 4000 anni fa. La scoperta è stata fatta nella città di Kutahya, nell'Anatolia occidentale. Gli archeologi pensano che si tratti del primo caso di mummificazione spontanea, dal momento che la conservazione del cranio con il suo contenuto sarebbe da attribuirsi a un lungo processo di "cottura" avvenuto post mortem.
"E' una scoperta fondamentale che potrà dare una svolta alla ricerca sulle malattie neurologiche", ha dichiarato Frank Ruhli, ricercatore dell'Università di Zurigo. "Il tessuto cerebrale è piuttosto ben conservato e permetterà così di capire meglio l'evoluzione delle patologie cerebrali".
I ricercatori hanno ipotizzato che un terremoto (il cervello è stato ritrovato in una regione fortemente sismica) abbia seppellito centinaia di abitanti della zona, i cui corpi sarebbero stati bruciati dagli incendi che si sono verificati in conseguenza del movimento tellurico. Questa situazione, unitamente alla composizione geologica del terreno, ricco di potassio, magnesio e alluminio, avrebbe contribuito alla conservazione del fragile reperto.
Il cervello di Kuthaya non è il primo sopravvissuto all'avvicendarsi dei secoli, se non dei millenni, ma potrebbe essere il più antico. Due anni fa gli scienziati hanno trovato un cervello di 2600 anni fa in una palude. L'acqua, impoverita di ossigeno, aveva fermato il processo di decomposizione. Un altro cervello rinvenuto integro all'interno della scatola cranica di un defunto è quello di un bambino inca sacrificato 500 anni fa. In questo caso la conservazione del reperto è dovuta alle temperature rigide, che hanno mantenuto integri i tessuti.

4 commenti:

Lapenna Daniele ha detto...

Aspettiamo gli studi su questa storica massa grigia..

Em Hotep ha detto...

Un cervello praticamente carbonizzato... Non so quanto riescano a ricavarci, anche se gli studi in merito sono talmente sofisticati che aspetto di meravigliarmi. A me verrebbe d'istinto di confrontare il volume del cervello con quelli attuali per comprendere se c'è stata o meno una sorta di evoluzione... Magari fosse possibile studiare più approfonditamente il funzionamento! Ma, forse, siamo ancora nella fantarcheologia... :o)

Lapenna Daniele ha detto...

Eh però infatti, come dici, essendo carbonizzato potrebbe risultare modificato e quindi più leggero.
Chissà che al suo interno qualche tessuto sia ancora "buono" da analizzare.
La fantarcheologia nasce subito, appena vedi un qualcosa di curioso!
Poi gli scienziati ti sbattono coi piedi per terra ò_ò

Em Hotep ha detto...

Chissà quanto ci vorrà per sapere qualcosa... Beh, una tac anche qui non sarebbe da scartare, per quanto poco ci si possa ricavare...

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