sabato 23 novembre 2013

Il mistero della tenuta di Tel Kabri

L'ala occidentale del palazzo cananeo di Tel Kabri
(Foto: Skyview)
Tel Kabri, nel quale è stata fatta la sorprendente scoperta di giare contenenti resti di vino aromatizzato, è un sito archeologico che si trova a circa cinque chilometri dalla costa del Mediterraneo. Il sito è noto soprattutto per l'esistenza di un palazzo molto articolato. Non si conosce il nome antico di questa località.
Il palazzo sembra essere stato edificato nel Bronzo Medio ed essere stato abitato ininterrottamente per 250 anni, dal 1850 a.C. al 1600, quando una catastrofe naturale - probabilmente un terremoto - lo distrusse. Non è stato trovato alcun sigillo e nemmeno un'iscrizione che menzioni questo edifcio di 6.000 metri quadrati di superficie, con diverse stanze e sale per banchetti. Il Professor Assaf Yasur-Landau, dell'Università di Haifa ed il Dottor Eric H. Cline della George Washington University, direttori dello scavo, propendono a pensare che si tratti di un palazzo abitato dall'èlite cananea.
Ortostrato dell'edificio di Tel Kabri
(Foto: Dig Tel Kabri 2013)
Di questa popolazione dell'area mediorientale non esistono molte informazioni, né si sa che tipo di governo avesse. Nemmeno si conosce quale fosse il tipo di scrittura adottata. Le poche tavolette che si posseggono, sono in scrittura cuneiforme e per lo più provengono da Tel Hazor, un sito in cui l'influenza della cultura siriana era preponderante.
Quanto ritrovato in Israele che risale ad un'età antecedente a quella del Ferro non fa pensare ad una società alfabetizzata. Questa regione era stata quasi sempre sotto il dominio egiziano o della civiltà mesopotamica, entrambe civiltà molto avanzate, infatti la scrittura cuneiforme di origine mesopotamica è stata utilizzata nella regione in questione negli ambienti amministrativi e nei rapporti internazionali. Il "sistema cuneiforme", come lo chiama il Professor Assaf Yasur-Landau, durò per più di 3500 anni e fu "esportato" con la visione mesopotamica della vita e della società nelle terre assoggettate.
Il Professor Yasur-Landau, però, ritiene che le prove archeologiche dimostrino che i Cananei erano sostanzialmente al di fuori dell'influenza del "sistema cuneiforme" e svilupparono una diversa forma di predominio e di amministrazione del territorio basata sul dominio dei cosiddetti palazzi, misteriosamente scomparsi. Questi palazzi edificati dalle antiche genti cananee erano molto diversi dagli edifici vicini costruiti per analoghi scopi.
Frammenti di intonaco provenienti dal palazzo
(Foto: Nurith Goshem)
Normalmente nel Vicino Oriente i palazzi costituivano le dimore per la famiglia reale ed erano, al contempo, una sede amministrativa, con archivi, magazzini e unità abitative. Il palazzo era, perciò, al centro di una redistribuzione delle risorse agricole ed umane nonché dell'amministrazione del governo. Queste attività, nel Vicino Oriente, si avvalevano dell'uso dell'alfabeto cuneiforme. Solo in Israele vi era una diversa amministrazione e struttura palaziale, ma anche, probabilmente, un alfabeto differente.
Non vi era, nell'allora Levante, un sistema di ridistribuzione delle risorse, non vi erano palazzi con magazzini e con laboratori artigiani. Forse è vero quello di cui si lamentava il faraone Merikare durante il Medio Regno: il Levante era una terra difficile, costantemente flagellata dalle guerre e sostanzialmente priva di un'autorità centrale.
Oltre un secolo di scavi nella regione hanno, però, accertato che nell'antico Levante erano esistiti i grandi palazzi, ma avevano prosperato prima dell'arrivo della scrittura cuneiforme ad uso amministrativo. In questo modo la cultura del luogo poté sviluppare un sistema organizzativo e di potere diverso, se non opposto, a quello mesopotamico ed egizio. Nel Levante arrivarono prima i palazzi, seguiti dall'urbanizzazione e, per ultima, dalla scrittura. Ed anche quando quest'ultima si diffuse fu solo raramente utilizzata a fini amministrativi.
Scavi 2011 dell'Università di Haifa a Tel Kabri
(Foto: Hanay/Wikicommons)
L'unica informazione pervenutaci dei governanti Cananei è contenuta nelle cosiddette lettere di Amarna, risalenti alla metà del XIV secolo a.C.. In questi documenti i governanti cananei non vengono citati con l'appellativo di re (tranne il governante di Hazor, chiamato re forse perché inserito pienamente nella cultura siriana dell'epoca), tant'è vero che gli studiosi e gli archeologi hanno coniato l'espressione "il problema del sovrano mancante" per definire questa civiltà ancora misconosciuta.
Elementi di studio che provengono da diverse discipline quali l'archeologia e la zooarcheologia, dimostrano che nei suoi 250 anni di vita Tel Kabri si è sviluppata da villaggio in piccola città, con l'aggiunta di fortificazioni che servivano a proteggere gli abitanti che vi vivevano. Interessante e notare che a Tel Kabri le fortificazioni furono edificate dopo che fu costruito il palazzo. Probabilmente perché il governatore locale aveva rafforzato notevolmente il suo potere. A questa fase di rafforzamento difensivo, seguì la fase del palazzo vero e proprio. I resti rinvenuti sui pavimenti hanno fatto pensare ad una sostanziale continuità abitativa, le vecchie strutture sono state riutilizzate e riadattate ai nuovi usi.
Planimetria dell'area ovest del palazzo del Bronzo Medio di Tel Kabri
(Foto: DigKabri 2009)
Quando il palazzo divenne più complesso, si arricchì anche dal punto di vista architettonico. Nel XVII secolo a.C., infatti, le sue pareti vennero decorate con affreschi di stile egeo, con paralleli come quelli di Tel el-Dab'a, in Egitto. All'interno del palazzo, oltre alle molte sale e ad un piccolo tempio, sono stati individuati, dagli archeologi, anche dei quartieri residenziali, posti probabilmente al piano superiore, crollato durante quello che si pensa essere stato un forte terremoto che portò alla distruzione dell'intero edificio. La recente scoperta delle anfore di vino contenute nel piccolo deposito annesso ad una delle sale per banchetti, porta a confermare l'ipotesi che l'economia di questo palazzo non era basata sulla ridistribuzione delle risorse, in quanto il contenuto dei magazzini era sufficiente appena per soddisfare le esigenze dell'èlite governante.
Il Professor Yasur-Landau pensa che Tel Kabri dovesse essere una sorta di tenuta, più che un palazzo. La tenuta di una famiglia molto in vista, arricchitasi con i commerci con altre famiglie, con la concessione di credito e l'accumulo di immobili e terreni. Per questo lo studioso crede che all'interno del palazzo-tenuta vivessero solo poche decine di persone, in un estremo lusso e con a disposizione un vasto spazio.
Malgrado la vicinanza della più evoluta Tel Hazor, nulla del sistema amministrativo e degli archivi, nonché della documentazione scritta di questo ricco vicino è arrivato a Tel Kabri, poiché quest'ultima si sviluppò pienamente prima dell'arrivo del sistema cuneiforme. Quello su cui stanno lavorando i ricercatori è il sistema di governo di questi antichi Cananei, apparentemente basato su una sorta di obbligo da parte di un piccolo gruppo di persone nei confronti di alcuni "sudditi", senza ricorso allo stoccaggio e alla ridistribuzione delle risorse. Il che ha portato il Professor Yasur-Landau a pensare che i Cananei facessero parte di una sorta di "civiltà diffusa" nel Mediterraneo, piuttosto che essere una popolazione esclusiva del Vicino Oriente Antico.

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